Cambiamento, riforma condivisa: queste le parole chiave di Giuseppe Conte agli Stati Generali dell’Editoria.

Il nostro premier le ripete più volte durante la cerimonia di apertura del percorso che in 4 tappe (oggi 25 marzo, giugno, luglio e settembre) porterà nuove azioni del governo nel settore.

“Abbiamo bisogno di cambiamenti risolutivi  – afferma Giuseppe Conte –  per un settore delicato  in quanto determinante per la democrazia. Noi vogliamo che questo percorso sia inclusivo ecco perché attendiamo i suggerimenti di tutti gli esperti del settore. Come professore  credo che non ci si può chiudere in nessun luogo, nemmeno in quelli più autorevoli, come può essere palazzo Chigi,  da soli per riformare”.

Le esigenze degli operatori dunque in primo piano  anche quando sono portatori di esigenze opposte. “Noi vogliamo perseguire gli interessi della comunità vogliamo tutelare le fonti, evitare le querele pretestuose  e siamo ben consci che siamo di fronte ad interessi costituzionali di pari rango”.

Onore reputazione, riservatezza sono diritti pari a quelli del diritto ad essere informati.

In ogni caso il giro di consultazioni parte con le Agenzia di stampa, punto di partenza della catena del valore anche in  quanto  fonte per i media, poi sarà la volta dei giornalisti e degli operatori per discutere di ruoli, libertà e equi compensi. L’idea è incentivare il pluralismo informativo, tutela delle fonti, lotta alle querele pretenziose e senza creare soggezioni andare a riflettere sul ruolo dei social network nel mondo dell’informazione e soprattutto della disinformazione. “Per far capire il valore dell’informazione – conclude Conte – bisogna che i cittadini abbiamo le capacità di  distinguere fra disinformazione e informazione di qualità”.

Alla tavola rotonda cui hanno partecipato Marco Giovannelli, Presidente Associazione Nazionale Stampa Online (ANSO); Andrea Riffeser Monti, Presidente Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG); Raffaele Lorusso, Segretario Generale Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI); Carlo Verna, Presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti (ODG); Francesco Saverio Vetere, Presidente Unione Stampa Periodica Italiana (USPI); Giovanna Maggioni, Direttore Generale Utenti Pubblicità Associati (UPA) per oggi riportiamo gli interventi di FIEG – FSNI – ODG e Upa  (soci dell’Osservatorio TuttiMedia).

Unica donna al tavolo Giovanna Maggioni  e nessun rappresentante degli OTT, sebbene siano stati più volte citati.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.