Derrick dice che il 2012 è l’anno della nuvola, il cloud svilupperà un nuovo modo di lavorare e di pensare.
Noi continueremo ad occuparci di diritti d’autore, di giornali e giornalisti della comunicazione a tutto tondo dunque di pubblicità, social network per cercare di evitare fallimenti ed anticipare attraverso i segnali deboli un futuro possibile.
Mi auguro che quando ci ritroveremo dopo le feste, le sabbie mobili di cui ha parlato Giuliano Amato alla presentazione del libro Ansa 2011 possano essere solo un brutto ricordo (devo dire che la sua visione di un Paese che affonda, nonostante un futuro possibilmente più roseo di altri, mi ha tormentato e continua ad agitarmi) e che l’Italia di Gianni Letta cioè degli innovatori creativi abbia vinto. Marchionne ha guadagnato la copertina di Times, motivo di doppio orgoglio: è un Italiano capace di innovare in un settore.
Con Giulio Anselmi, presidente Fieg, abbiamo sottolineato nell’ultimo atelier di intelligenza connettiva dedicato all’editoria che l’uomo ed il suo cervello devono ritornare ad essere protagonisti. La tecnologia è un utile strumento, va usata come tante altre cose. A questo proposito non posso non citare Boncinelli: “Il cervello dell’uomo è assolutamente paragonabile ad un sistema digitale. Attenzione però la razionalità ci aiuta a vivere ma non ci spinge a vivere. Tutte le azioni che facciamo non sono mai determinate dalla razionalità ma dall’emotività”.
I giovani dunque come motore di innovazione fra sostenibilità e sviluppo attraverso le loro voci che arrivano dalla primavera araba, da Atene, da Wall Street e da Mosca. The person of the Year per Time è: The Protester. Conto su una primavera italiana per continuare a crescere tutti insieme, come ha augurato Carlo Malinconico, ed aggiungo seguendo non solo su Twitter amici eccellenti come Arrigo Levi.
