#disinformazione #democrazia #elezioni, il seminario organizzato da TuttiMedia, in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia ha raccolto molte opinioni che vale la pena condividere: in questa pagina Carlo Corazza (Capo Ufficio Parlamento europeo in Italia) che ha aperto il seminario. Alcuni interventi sono pubblicati oggi, gli altri la prossima serttimana.
Corazza parla di momento difficile perché manca poco alle elezioni europee e il contesto internazionale è difficile, anche perché da almeno dieci anni, le nostre democrazie sono sotto attacco. Disinformazione e fake news dilagano, le elezioni di Trump e la Brexit sono una conferma. Lo sfruttamento di dati personali utilizzati per manipolare le elezioni è emerso con Cambridge Analytica. Allora ero al lavoro con l’attuale ministro degli esteri Tajani.
Europa e Cambridge Analytica
Ricorda che così è iniziata una stagione di grande serietà del legislatore europeo: la direttiva sulla protezione dei dati personali è stata approvata; poi la direttiva sul copyright per garantire la remunerazione al giornalismo di qualità. Dopo sono venuti molti accordi con le piattaforme per responsabilizzarle contro la disinformazione. Di questi ultimi tempi sono il decreto sull’Intelligenza Artificiale e il Media Freedom Act. Azioni che il Parlamento europeo ha introdotto per sostenere il giornalismo di qualità e accendere un faro sulle ingerenze straniere.
Evidenzia che non è possibile capire a chi si devono fake news e cattiva informazione, ma che Russia, Cina e Iran sono sicuramente una fonte.
Per Corazza chi manipola la realtà, per rappresentare l’Europa diversa da come è, vuole indebolire le nostre democrazie, ecco perché auspica che in queste elezioni le democrazie liberali recuperino forza e auspica che dopo il voto si apra una stagione di riforme per evitare che l’Europa si indebolisca.