“L’Editoria nell’era digitale: tutela dei diritti e nuove opportunità di mercato”. Il nuovo libro di Ruben Razzante presentato alla FIEG ha permesso di riflettere, ancora una volta, sui cambiamenti epocali che le tecnologie impongono.
Dopo i complimenti di rito Maurizio Costa, presidente FIEG, propone una visione chiara del mondo editoriale ancora in affanno ma che già mostra segni di ripresa: “Audipress certifica finalmente l’inversione di tendenza, cresciamo. Abbiamo 30 milioni di lettori ogni giorno che aumentano se aggiungiamo i lettori di mensili”.
Maurizio Costa è contro le cassandre che propongono scenari catastrofici, perché confondono contenuto e contenitore: “Non siamo un mondo in via di estinzione. Noi editori produciamo contenuti di qualità non legati ad una piattaforma specifica. Il giornalismo di qualità conta, dobbiamo rinforzare il ruolo di leadership che l’editoria ancora possiede e che significa autorevolezza, approfondimento, offerta variegata che spiega interessi e posizioni diverse. Blog e tweet completano, da soli non bastano ad informare. Gli editori non sono conservatori, ma favorevoli alle tecnologie che favoriscono l’evoluzione”.
A questo proposito punta il dito contro la mancata offerta di servizi tecnologici a standard elevato, per il Wi-Fi l’Italia è fanalino di coda. Media Duemila parlerà di “Wi-fi luci ed ombre nella società iperconnessa” il prossimo 20 marzo a Tor Vergata.
I diritti che riguardano la persona, le competenze le tutele in una società in evoluzione sono gli argomenti che il libro di Razzante tratta e spiega magistralmente. Per gli editori il diritto d’autore ed il copyright sono fondamentali, un argomento che anche noi di Media Duemila abbiamo trattato sin dai primi vagiti dei Creative Commons. In conclusione Costa parla dei motori di ricerca, degli algoritmi proprietari di cui non è lecito sapere nulla, ma che permettono a Google, per esempio, di detenere il 90% del mercato dedicato alla ricerca su Internet: “Oggi l’Europa è più sensibile alle criticità ed allo squilibrio che si crea soprattutto a causa delle posizioni dominanti degli OTT. Riflettere sulla modalità in cui vengono classificati i contenuti è necessario come sulla gestione trasparente del pagamento delle tasse”. La costruzione di un nuovo equilibrio sostenibile è un’evidenza che non si può più rimandare, certamente il giornali quali luogo di approfondimento e di strumento specificamente collegato alla costruzione di una coscienza critica sono determinanti ed insostituibili nella società della conoscenza.
Maria Pia Rossignaud