Un nuovo inizio per l’Editoria è questo l’obiettivo di Vito Crimi, sottosegretario all’Editoria, che ha aperto oggi a Roma gli Stati Generali dell’Editoria. Il presidente del Consiglio ne aveva parlato a dicembre ed oggi sono realtà. Vito Crimi conclude la mattinata densa di interventi dei rappresentanti del mondo editoriale tradizionale, invita i presenti a inviare progetti, riflessioni e proposte nella sezione on line che è dedicata agli Stati Generali dell’Editoria. Per chiudere il dibattito riporta dell’indagine conoscitiva fatta da Agcom sull’informazione locale utile a ridurre la corruzione. “Questo dimostra come il tema dell’informazione – dice – non può essere relegato a un solo settore industriale ma deve essere oggetto di sostegno da parte del governo, che da sempre è favorevole sostegno al pluralismo. Infatti il fondo per il pluralismo non è stato toccato”.
In merito ai piccoli giornali, precisa che il taglio non è stato lineare, e le piccole imprese editoriali sono comunque tutelate ed invita a riflettere sui nuovi modelli che la società dell’informazione permette affermando che ne sono stati individuati alcuni.
“Concludere non è facile perché i temi affrontati sono stati tanti, sono contento però di aver portato al tavolo gli investitori pubblicitari perché costituiscono uno dei pilastri su cui si fonda il settore”.
Parla delle audit di misurazione di qualità e della capacità necessaria per una azienda editoriale di stare sul mercato con autorevolezza e credibilità. “Gli OTT sono stati citati molto oggi – conclude – saranno parte di questo tavolo di confronto perché trovare insieme soluzioni concretamente percorribili è l’obiettivo. Abbiamo iniziamo questo percorso che si concluderà in settembre e spero nella massima collaborazione di tutti i portatori di interessi”.