Media Duemila da un quarto di secolo aggrega menti brillanti per anticipare, spiegare e promuovere scambi di conoscenza sul mondo tecnologicamente avanzato. “La trasformazione epocale che stiamo vivendo – sottolineava Giovanni Giovannini, fondatore ed animatore di questo dibattito – non riguarda solo il mondo della comunicazione, ma il modo stesso di vivere dell’uomo”. Seguendo questa traccia la comunità creatasi intorno alla rivista ha deciso di dedicare una monografia alle reti sociali, note nel mondo anglosassone come social network. Una fotografia del fenomeno attraverso i punti di vista di uomini che fanno la storia della ricerca sulla comunicazione (e non solo nel nostro Paese) ma anche dei protagonisti di questa nuova “Grande Mutazione”: i Nati Digitali, i ragazzi che hanno l’età di Internet e che da questo numero propongono la loro versione dei fatti. Esperienze a confronto per cercare un’interpretazione equilibrata di un fenomeno che permetta di abbattere le barriere come i rigidi limiti spazio-temporali. Limiti che Media Duemila ha in parte superato con la

 

 

 

Nota Elettronica

: grazie a questo codice tutti gli aggiornamenti elettronici pubblicati su Media Duemila on line (www.mediaduemila.it) e sui siti di riferimento sono visibili, sullo schermo di un telefonino, partendo dalle pagine cartacee della rivista. Media Duemila continua, dunque, la sua battaglia culturale con una veste grafica completamente rinnovata, sotto la spinta di una associazione culturale, “Gli Amici di Media Duemila” e un premio “Giovanni Giovannini. Nostalgia di Futuro” che ha lo scopo di segnalare all’attenzione pubblica chi sta innovando nella comunicazione e/o chi meglio comunica l’innovazione. L’innovazione, anche nel nuovo millennio, non concede tregua. Non possiamo essere passivi. Il futuro deve essere immaginato ed inventato da noi stessi. Ed a questo proposito per me è impossibile pensare che in questo nostro mondo possano scomparire la comunicazione personale, vocale, sensoriale. L’ambito in cui ci si tocca, ci si guarda, dove i gesti hanno un significato, ha fatto finora crescere tutti e in tutti sensi ed ha creato cultura come valore. 
 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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