Diverse le iniziative in tutta Italia: report e convegno a Roma per Telefono Azzurro; una panchina gialla alla Camera; i #cuoriconnessi della polizia di stato

“Costruire con la comunità educante e con i nostri ragazzi una cittadinanza digitale attiva, capace di rispondere al disorientamento comunicativo, cui soprattutto i più giovani sono oggi esposti. Sempre più necessario appare, infatti, il contenimento dell’impatto dei social network e l’utilizzo improprio delle nuove tecnologie”. A parlare è il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo ed il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in rete del 7 febbraio 2023.

Il messaggio del Ministro è stato letto nel corso del congresso intitolato “Verso un’agenda digitale per l’infanzia e l’adolescenza”, organizzato da Telefono Azzurro nell’Aula dei Gruppi Parlamentari a Roma. Telefono Azzurro ha reso noti anche i dati del report, elaborato insieme a Doxa Kids, “Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale”.

Il 65% dei ragazzi teme di essere contattato da estranei adulti. Seguono il bullismo (57%), oversharing di dati personali (54%), la visione di contenuti violenti (53%) o sessualmente espliciti (45%), l’invio di contenuti di cui ci si potrebbe pentire (36%), le spese eccessive (19%), il gioco d’azzardo (14%). La ricerca, condotta su un campione di 804 genitori e 815 giovani tra i 12 e i 18 anni tra il 7 e l’11 novembre, offre uno spaccato delle percezioni dei giovani tra i 12 e i 18 anni e dei loro genitori, sul rapporto con il mondo digitale, coprendo problematiche quali gaming, salute mentale, condivisione dei dati e privacy.

In generale il report registra un aumento delle preoccupazioni, condivise da genitori e adolescenti, circa gli effetti negativi che possono scaturire da un’esposizione eccessiva agli schermi digitali dei giovanissimi. E nonostante l’utilizzo quotidiano dei devices, non sempre i giovani utenti sono totalmente consapevoli di come evitare i pericoli, controllarli o segnalarli. A quasi 1 ragazzo su 2 (48%, 53% nel caso di ragazzi 15-18 anni) è capitato di incappare in contenuti poco appropriati e nel 25% i contenuti apparsi li hanno turbati e impressionati.

Nel 68% dei casi i contenuti più diffusi sono quelli violenti, seguiti immediatamente da quelli pornografici (59%) e sessualmente espliciti (59%), dai contenuti discriminatori e razzisti (48%), da quelli riguardanti il suicidio e l’autolesionismo (40%) o inneggianti l’anoressia e la bulimia (30%), ma anche il gioco d’azzardo (27%). I genitori risultano essere un punto di riferimento per i figli, nel caso di eventi spiacevoli accaduti online. Il 19% riporta di aver accolto le confidenze dei propri figli in passato, mentre il 49% ritiene che i propri figli ne parlerebbero in famiglia, anche se per il momento non sono ancora avvenuti episodi di questo tipo.

Alla Camera dei Deputati è stata anche inaugurata una panchina gialla contro il cyberbullismo. Nel Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina una panchina gialla per testimoniare l’impegno dell’Istituzione su questo fenomeno di disagio giovanile. La panchina inaugurata, la cinquantesima in tutto il territorio nazionale, è stata dipinta utilizzando una vernice ecosostenibile, realizzata con resine che derivano da fonti rinnovabili. All’evento hanno partecipato il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, il presidente della onlus Helpis, Gino Fanelli e gli alunni del terzo anno di una scuola media di Roma.

La polizia di stato sempre il 7 febbraio ha lanciato l’iniziativa #cuoriconnessi, evento del progetto di responsabilità sociale contro il cyberbullismo nato nel 2016 per l’utilizzo responsabile della rete e delle tecnologie digitali da parte dei ragazzi. Hanno partecipato alla diretta streaming sulla piattaforma dedicata all’evento più di 4mila scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia e oltre 200mila studenti. Protagoniste dell’evento saranno le esperienze dei ragazzi di “#cuoriconnessi – cyberbullismo, bullismo e storie di vite online. La realtà delle parole”, distribuito gratuitamente presso i punti vendita Unieuro e nei Centri operativi per la sicurezza cibernetica della polizia postale ed in versione digitale sul sito cuoriconnessi.it e sui principali ebook store – quarto libro della collana #cuoriconnessi, una raccolta di storie che, seppur diverse per dinamiche, culture e territori, sono unite da un comune denominatore: il rapporto dei giovani con la tecnologia e la rete.

“Una larga parte delle relazioni personali oggi vengono vissute on line e questo riguarda particolarmente le generazioni più giovani, che affrontano con giusto entusiasmo le grandi novità che la tecnologia propone. – ha detto Lamberto Giannini, capo della polizia – Non bisogna tuttavia dimenticare che se alcune esperienze sono virtuali, molti dei rischi che si corrono in rete appartengono ad una realtà che può essere molto difficile da affrontare, soprattutto per gli adolescenti. Essere vittima di un comportamento sbagliato o peggio ancora di un reato, in questa fase delicatissima della vita, può avere conseguenze gravi, per le quali l’attività di repressione non è sufficiente. Il progetto #cuoriconnessi è la testimonianza dell’impegno della polizia di stato per aiutare i ragazzi a riconoscere le situazioni di rischio ed a trovare la forza di parlarne con genitori ed insegnanti”.

 

 

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Francesco Ferrigno
Giornalista, esperto di comunicazione, copywriter. Laureato in Scienze della Comunicazione e successivamente specializzato in digital journalism e content marketing. Collabora con diversi quotidiani, portali web e agenzie di comunicazione, tra cui Media 2000, Antimafia 2000, iGv Network, Il Mattino.