Il ritorno dei capolavori perduti da il titolo alla esposizione inaugurata a Palermo l’11 ottobre scorso, presso Palazzo Abatellis, nella quale grazie alle nuove tecnologie digitali, vengono per la prima volta esposti al pubblico otto riproduzioni di capolavori assoluti della pittura moderna e contemporanea andati distrutti o trafugati, come la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi (1600) del Caravaggio, anch’essa in mostra. Si tratta infatti dell’unico dipinto autografo eseguito dall’artista per Palermo, sottratto in una notte di ottobre del 1969 dall’l’Oratorio di San Lorenzo, che a tutt’oggi rappresenta l’opera più ricercata a livello internazionale. Eda Palermo giunge infatti un messaggio di sensibilizzazione alla cooperazione rispetto alla messa in sicurezza del patrimonio monumentale italiano in genere, e al tempo stesso sull’importanza delle nuove tecnologie nella divulgazione e nel “recupero” delle opere irrimediabilmente perdute. Prodotto da Sky Arts Production Hub, che per ogni capolavoro ha curato un documentario, con l’ausilio della Factum Arte, organismo internazionale specializzato nella mediazione digitale relativa all’arte contemporanea, a cinquant’anni dal furto della Natività, l’evento viene promosso dall’associazione Amici dei Musei siciliani nell’ambito del programma Caravaggio50.
Concerto a tre di J. Vermeer (1666), Vaso con cinque girasoli di V. Van Gogh (1888), La Medicina di G. Klimt (1900 ca.), Le Ninfee di C. Monet (1914 ca.), La torre dei cavalli azzurri di F. Marc (1913), Myrto di T. De Lempickae (1929), Ritratto di Winston Churchill di G. Sutherland (1954), rappresentano i dipinti che, grazie ad un’ accurata operazione di ri-masterizzazione ad altissima definizione dei materiali d’archivio, vengono restituiti virtualmente al pubblico in 3D, assieme alla Natività del Caravaggio, già precedentemente esposta alla presenza del Presidente Sergio Mattarella.
Vicissitudini diverse accompagnarono le storie delle tele, legate alle epurazioni delle arti “degenerate” da parte del regime nazista (Medicina di Klimt, o La Torre dei cavalli azzzurri, Fr. Marc), furti (Concerto a Tre, Vermeer) incendi distruttivi, come nel 1958 al MoMA di NY che colpì le Ninfee di Monet, oppure dovute ai bombardamenti alleati del ’45 come quello di Osaka che coinvolse il dipinto Van Gogh, e infine a semplici impulsi irrazionali come quello di Lady Churchill in seguito alla reazione del Primo Ministro britannico. La mostra resterà aperta fino all’8 dicembre.