Tra i “Digital Champions” che accompagneranno le imprese e le istituzioni italiane durante la rivoluzione digitale, c’è anche Davide Dattoli, uno dei fondatori di Talent Garden, la community di creativi ed innovatori nel mondo digitale. Dattoli sarà nel Direttivo della sezione Coworking del “Digital Champion” Riccardo Luna, nominato dal premier Matteo Renzi.
Il Digital Champion è una carica istituita dall’Unione Europea nel 2012. È un ambasciatore dell’innovazione. Ogni Paese ne ha uno, con il compito di rendere i propri cittadini “digitali”, svolgendo anche un ruolo di stimolo nei confronti del governo e di raccordo in sede europea.
“L’obiettivo, a livello locale e nazionale – spiega Davide Dattoli – è divulgare la rivoluzione digitale e supportare le pubbliche amministrazioni sull’utilizzo di strumenti come gli open data, i social e il coworking. Il tutto, con il coinvolgimento di istituzioni e aziende. Gli open data sono essenziali per digitalizzare l’amministrazione pubblica, per renderla più trasparente, per ridurre le spese ed avviare l’Italia verso la creazione delle smart city”.
L’Italia ha avuto quattro Digital Champions in due anni. A differenza dei predecessori, e in linea con la raccomandazione dell’Unione Europea di declinare la carica andando sul territorio (“going local”), si è deciso di nominarne uno in ogni Comune italiano: poco più di 8000. Una rete di attivisti, volontari, appassionati di digitale con il compito di mobilitare il paese porta a porta. I Digital Champions italiani avranno tre obiettivi: dovranno essere una sorta di help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale, dovranno muoversi come difensori del cittadino in caso di assenza di banda larga, wifi ed altri diritti negati e, infine, dovranno promuovere, anche con il ricorso al crowdfunding, progetti di alfabetizzazione digitale, dai bambini ai nonni.
“Con i bambini – prosegue Dattoli – ad esempio, lavoriamo e lavoreremo tanto. Loro, i nativi digitali, sanno già usare bene tutti gli strumenti come tablet e smartphone, ma noi creiamo appositi laboratori per cercare di stimolarli a comprendere cosa c’è dietro quegli strumenti di uso quotidiano, come essi funzionano, come si programmano o come si crea un’app”.
Ai servizi per i giovani, poi, si aggiungono altre iniziative: “Offriamo formazione alle aziende, in particolare nel settore del marketing, aiutando a sviluppare apposite strategie per poter vendere anche all’estero con facilità. Insomma, stiamo seguendo i dettami del governo, che vede nello sviluppo del digitale lo strumento ideale per superare la crisi, sia per le imprese che per la pubblica amministrazione”.
Dario Sautto