“The Medium and the Light Award 2020”  a Derrick de Kerkhove per il suo lavoro divulgativo del McLuhan pensiero.  Il riconoscimento è stato consegnato giovedì 18 giugno online come parte integrante della conferenza della 21a Media Ecology Association (MEA) ospitata da Adelphi University, Garden City, New York con il tema generale “Scelte di comunicazione e  Sfide”. A causa della pandemia  la conferenza MEA  si è svolta interamente online, per la prima volta in assoluto.

“McLuhan mi insegnato a pensare, era l’unico all’università di Toronto che invece di avere il culto dell’accademismo andava direttamente allo spirito della conoscenza  – racconta de Kerckhove- . Non voleva appartenere ad alcuna disciplina perché non amava le etichette: si dichiarava osservatore. Puntava sugli effetti piuttosto che sulle cause invece l’accademismo classico da sempre è ossessionato dalla cause. McLuhan era per l’effetto del medium piuttosto che sul contenuto stesso che diffondeva.”The Medium is the message” è la sua legacy, ti ricordare di guardare l’impatto della tecnologia  e non la sua mera esistenza”.

“immediatamente dopo la sua morte ho avuto l’ispirazione di continuare i seminari del lunedì sera  avviati da lui che i si svolgevano dalle 20.00 alle 23.00 e per questo erano chiamati i Midinight seminars. Al mio fianco avevo Eric McLuhan e Bob Logan. Siamo diventati i tre moschettieri … e abbiamo avuto per 3 anni ogni lunedì sera una conferenza  protagonisti del mondo della musica, dell’arte, della letteratura. Da ciascuno estraevamo pezzi di lavoro,  osservazioni paragonabili a quelle di McLuhan”.

“Ora con l’osservatorio TuttiMedia e Media Duemila continuo ad approfondire la trasformazione digitale ed il mondo dei media  e sono arrivato alla conclusione che abbiamo bisogno di un nuovo  accordo sociale perché non siamo ancora robot e non lo diventeremo dobbiamo conservare la possibilità di negoziare il nostro stato sociale, la vita e la possibilità di progredire aldilà dell’algoritmo”.

Con Derrick de Kerckove nel 2010 abbiamo organizzato il McLuhan centenary ed una collaborazione costruttiva con il Centro Mcluhan di Toronto diretto in quel momento da Dominique Sheffel Dunand, anche lei  fra i premiati di Medium and the Light, arrivato alla nona edizione.

Il premio viene di solito assegnato ogni anno dalla Marshall McLuhan Initiative che è stata affiliata per il suo primo decennio (2007-2017) al St Paul’s College, Università di Manitoba, Winnipeg, Canada. L’Università di Manitoba è la prima alma mater post-secondaria di Marshall McLuhan, dove ha conseguito la medaglia d’oro nelle arti per il 1933 e un Master in letteratura inglese (1934).
Nella foto l’opera d’arte simbolo del premio di Matthew McMillan, Prairie Studio Glass, Winnipeg.Â

Articolo precedente#InclusioneDonna: estensione della Legge 120/2011 sulle quote di genere – Il governo recepisce istanze fondamentali
Articolo successivoFieg: secondo mandato per Riffeser presidente – confermato per acclamazione
Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.