Il punteggio medio globale della democrazia è rimasto fermo nel 2022, nonostante le aspettative di un rimbalzo dopo la revoca delle restrizioni legate alla pandemia. E’ quanto registrato dall’ultimo rapporto Democracy Index 2022: “Frontline democracy and
the battle for Ukraine”. Tuttavia, l’Europa occidentale è andata in controtendenza rispetto al trend globale e ha registrato un netto miglioramento del proprio punteggio, che è tornato ai livelli pre-pandemia.
Secondo il Democracy Index 2022, 72 dei 167 paesi e territori coperti dal rapporto ovvero il 43,1% del totale, possono essere considerate democrazie. Il numero delle “piene democrazie” aumentato a 24 nel 2022, rispetto a 21 nel 2021, quando Cile, Francia e Spagna sono rientrate nella classifica paesi (quelli con un punteggio superiore a 8,00 su 10). Il numero di “democrazie imperfette” è diminuito di cinque a 48 nel 2022. Dei restanti 95 paesi nel nostro indice, 59 sono “regimi autoritari”, gli stessi di 2021, e 36 sono classificati come “regimi ibridi”, rispetto ai 34 dell’anno precedente.
Le tematiche trattate nel rapporto includono:
1) L’impatto che l’ascesa della destra ha avuto sulla democrazia in Italia e in Svezia.
2) La Grecia ha ottenuto forti guadagni nel suo punteggio indice e si è avvicinata a diventare una “democrazia completa”.
3) Francia e Spagna sono state promosse da “democrazie imperfette” a “democrazie piene”.