Dal convegno all’Accademia dei Lincei i segnali deboli del prossimo futuro. E’ stato Derrick de Kerckhove a chiudere la giornata che ha concluso il McLuhan Centenary, un incontro molto produttivo che ha visto i maggiori attori dell’ambiente, della tecnologia e dell’educazione analizzare il  presente per prevedere come convoglieranno società e Internet.

“La carta cederà sempre più il posto alla parola” ha riferito de Kerckhove, l’individuo del Villaggio globaleconsuma e produce più informazioni di quanto abbiano fatto i suoi predecessori, i 5 Exabyte ogni dieci minuti sono l’equivalente della produzione mondiale dall’era della pietra alla modernità. La tecnologia non solo interviene nei rapporti sociali ma anche nel sistema nervoso, si creano nuove connessioni tra corpo e macchina che inducono a nuove responsabilità, a partire dalla green technology passando per la privacy e la reputazione: l’utente online ha la necessità di separare le sue molteplici personalità. “La Persona Digitale – ha detto de Kerckhove – ha modificato la sua sensorialità, la mente si è impigrita”.

Con la Persona Digitale nell’economia digitale si modifica l’organizzazione aziendale, ma anche nel settore culturale si instaurano nuovi rapporti, la relazione docente – studente universitario si sposta su nuovi dispositivi con nuovi linguaggi.

Media Duemila continuerà a parlare di Persona Digitale e ad essa ha dedicato il Premio Nostalgia di Futuro di quest’anno. La premiazione sarà una nuova occasione per parlare dei segnali deboli da scovare per immaginare il prossimo futuro.

Redazione di Media Duemila

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