di ERMINIO CIPRIANO
“I contenuti sono il nuovo tesoro dell’era digitale”, soprattutto considerando la crescita delle Web TV e l’avvento del digitale terrestre che hanno moltiplicato i canali di diffusione. Così il presidente della Fondazione Ugo Bordoni, Enrico Manca, ha presentato il seminario “Distribuzione di contenuti digitali in Rete e modelli di business cross-mediali“. Lo stesso Manca ha però sottolineato che il mercato dei cd è in calo da nove anni e che per risollevare la filiera è urgente un nuovo modello di business. Banda larga e digitale terrestre aprono nuove prospettive in questo mercato dei contenuti digitali, ha ricordato Mario Frullone. La difficoltà, secondo il direttore ricerche Fub, resta quella di bilanciare due esigenze contrapposte: libertà di fruizione dei contenuti in Rete da un lato e nuove tecnologie di protezione degli stessi dall’altro.
Francesco Cassetti, docente dell’Università Cattolica di Milano, nella sua analisi dei processi di consumo ha delineato le cinque categorie che definiscono il valore di un contenuto:
– l’accessibilità dei contenuti (accessibility);
– la loro generazione o creazione (generativity);
– il piacere dei contenuti, quindi la curiosità e le sensazioni che questi suscitano (embodiment);
– l’appropriazione e lo scambio dei contenuti (sharing);
– la loro specificità (site specificy).
Negli ultimi anni miliardi di consumatori hanno avuto la possibilità di generare esperienze in Rete, ha ricordato Leonardo Chiariglione, presidente del gruppo internazionale MPEG e di Cedeo.net, anche se “il mondo dei contenuti piange, perché le persone sanno che se hanno bisogno di una canzone o di un film lo prelevano gratuitamente in Rete. E questo è inaccettabile”. Per questo, ha spiegato ancora Chiariglione, è necessario fornire un modo di diffusione dei contenuti, un modello di business, che si adatti ai diversi modi di consumo degli utenti.
Fabio Macaluso, giurista dello Studio Valli & Associati, ha sottolineato alcuni punti della legge sul diritto d’autore ricordando come è stato rafforzato il meccanismo sanzionatorio per chi si appropria illegalmente delle opere altrui. Macaluso ha osservato come oggi esista una “tendenza ideologica alla pirateria”, riportando il caso del famoso sito di file sharing “Pirate Bay” che annovera un proprio rappresentante eletto in Svezia nel Parlamento europeo. “C’è un problema di educazione dell’utente consumatore” anche perché, ha ammesso lo stesso giurista, la legge sul diritto d’autore è troppo macchinosa e complessa.
Erminio Cipriano