Giovanni Giovannini fondatore di Media Duemila ottobre 1983:
“A cinquemila anni dalla prima forma di scrittura, a cinquecento dall’invenzione gutenberghiana della stampa, siamo ad un’altra svolta nella storia del comunicare tra uomini, e cioè del vivere insieme tra uomini…. che sarà profondamente diverso da quello di oggi, nelle case, nei posti di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nei campi, ovunque… Stupisce solo che si tardi tanto in Italia a rendersene conto. Il ritardo culturale italiano nei confronti di Paesi a noi vicini e a noi simili come la Francia, la Svizzera o la Germania, l’Inghilterra o l’Olanda, il Belgio e la Finlandia (lasciamo stare i difficilmente comparabili Stati Uniti o il mitico Giappone) è più grande che in qualsiasi altro campo: e si tratta di un settore che tutti giudicano decisivo per le sorti di un Paese progredito”.
Quanto siano attuali le parole di quest’uomo, che ci aveva visto lontano, l’ho riscoperto scorrendo le pagine del nostro speciale sull’Italia digitale, frutto del lavoro di esperti dell’associazione Il Quadrato della Radio, che fotografa l’oggi dal punto di vista tecnologico e culturale. I ritardi, ahimè, permangono. Condivido, dunque “la necessità di un piano strategico che affronti tutto il contesto del processo formativo in Italia e si proponga di modificarlo e adattarlo ai tempi”. L’Italia è ricca di contraddizioni, nell’indice DESI l’Italia scende per il capitale umano, per i servizi pubblici poco digitali. Stimolare l’alfabetizzazione è priorità e tutti speriamo che non debba essere incoraggiata dalle circostanze come è stato in questo terribile 2020. Anno tremendo per un verso ma anche ricco di significato per noi di Media Duemila perché ricorre il centenario dalla nascita di Giovanni Giovannini, suo fondatore e storico presidente Fieg. Festeggiamo, dunque, insieme al Quadrato della Radio, quest’uomo incredibilmente visionario proponendo criticità e soluzioni per la costruzione del futuro.