Al senato con Vincenzo Vita rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle associazioni e del mondo dell’industria. Questo tavolo dimostra ancora una volta che ipotesi convergenti anche laddove gli interessi sembrano essere divergenti è sempre il miglior modo per trovare soluzioni non discriminanti. L’Osservatorio TuttiMedia a Milano il 17 febbraio ha parlato di segnali deboli utili ad anticipare il futuro, e in questo pomeriggio intenso qualche segnale è emerso.
Il Consigliere D’Angelo infatti ha sottolineato che mentre il mondo cambia velocemente, le regole si adeguano meno velocemente ai nuovi scenari: “Oggi l’AGCOM si trova ad avere un ruolo di regolamentazione, per questo abbiamo aperto il tavolo di consultazione. In altri Paesi non solo europei ci sono leggi che regolano la materia”. Il tavolo di consultazione promosso dall’AGCOM si chiude proprio in questi giorni. Media Duemila ne parlerà, come ha già fatto negli ultimi due numeri già pubblicati con interventi di Anselmi, Vita, de Kerckhove, Splendore, Balboni e di Corrado Calabrò. Le testimonianze (alcune già su Media Duemila on line) propongono una visione di insieme, sebbene ciascun esperto approfondisce l’argomento dal suo punto di vista.
In un mondo, come giustamente ha sottolineato D’Angelo, dove tutto cambia è opportuno ragionare su norme lecite ed adeguate ai tempi. Gli ultimi avvenimenti che stanno sconvolgendo l’assetto nel Magreb impongono la dimensione tecnologica dell’essere moderno in posizione prioritaria.
“I diritti d’autore sono un settore – continua il commissario D’Angelo – dove il mondo sembra andare in ordine sparso”. Noi di Media Duemila proponiamo invece un tavolo globale dove la dimensione tecnologica dell’oggi non sia ignorata, sottovalutata o sottostimata. De Kerckhove ha scritto su Media Duemila che il TransCopyRight può essere il sogno di tutti, ma intanto come ha sottolineato Vincenzo Vita c’è bisogno di essere coscienti che il diritto sociale come quello collettivo cambia quando la società evolve: “Il diritto deve adeguarsi ai tempi – ha concluso Vita – ricordo la riforma Basaglia, l’aborto, il divorzio”.