Il mondo d’oggi si divide fra partecipazione, già di per sé problematica, ed esclusione, addirittura drammatica. Al Festival dei Diritti di Piacenza, Stefano Rodotà (curatore scientifico dell’evento giunto alla sesta edizione) parla di esclusione quale drammatica emergenza. “Se l’eccesso di partecipazione – spiega il giurista – crea qualche problema, l’esclusione è un fenomeno drammaticamente più rilevante. Pensiamo al disoccupato fuori dal mondo del lavoro, il che significa esclusione dalla vita dignitosa e libera di cui parla la Costituzione. Quando le diseguaglianze sono troppo forti i conflitti sociali si acutizzano, temi di attualità che forse avremmo preferito non così bruciante”.
Se l’esclusione viene anche dall’ignoranza i dati relativi alla dispersione scolastica rappresentano bene questa emergenza. Roberto Reggi, ex sottosegretario all’istruzione ed ex sindaco di Piacenza afferma: “In Italia quasi il 16% degli studenti abbandona la scuola prima del diploma. Bisogna creare un vincolo scuola-lavoro per incentivare gli studenti a concludere il percorso. Il Governo sta lavorando su programmi personalizzati, sul recupero dei ragazzi in difficoltà per tentare di arginare questo fenomeno complesso”. Contiamo che riesca in tempi brevi. Oggi in ogni manifestazione, incontro, seminario, dibattito emerge che la nostra scuola va riformata, adeguata ai tempi. Quello di avere una scuola efficiente è un diritto. La scarsa educazione è fonte delle diseguaglianze crescenti di cui si parla a Piacenza. Cosa fare per porre fine ai piccoli e grandi privilegi? Basta la “buonascuola”?
Per il 2015 Stefano Rodotà annuncia un legame con l’Expo ed anticipa il tema: diritto al cibo. Il cibo per la mente è la cultura…