Il mantra del tetto di cristallo che preclude le carriere femminili, oggi che abbiamo imboccato il XXI secolo, potrebbe dirsi definitivamente archiviato. Almeno nelle imprese della tecnologia avanzata, TLC, ICT, quelle di punta. Fra donne e uomini, in questi tipi di imprese, la differenza la fa il talento.
l messaggio, univoco, sintetizza il ricco bouquet d’interventi che hanno animato l’evento per la prima riunione italiana dell’Associazione GTWN – Global Telecom Women’s Network -, “Vite digitali: sfide, soluzioni, opportunità”, svoltosi a Roma lo scorso 1 ottobre, presso la sede di Telecom, azienda che ha sostenuto l’iniziativa.
Insomma, le generazioni di donne più giovani, accedendo a lauree scientifiche e umanistiche, addirittura in più larga misura rispetto agli uomini, dovrebbero aver colmato il gap ed essere in grado di competere ad armi (e a talento, ça va sans dire) pari e, talvolta, persino con una marcia in più. Soprattutto se, applicando la filosofia di GTWN, queste nuove generazioni di manager abbiano il supporto, nella propria crescita professionale, del matronage delle senior: una sorta di scambio di testimone nella staffetta della crescita della presenza femminile nei ruoli decisionali.
Le testimonianze raccolte nel corso dell’incontro erano tutte in quella direzione: da un lato le esperienze di manager al femminile in posizioni apicali; dall’altro, i riconoscimenti che sono venuti da bocche maschili, volti a sottolineare il valore aggiunto apportato dal Fattore D nelle organizzazioni aziendali.
La leadership (lo ha affermato la founding President di GTWN Italy, Lucy Lombardi), non è una questione di genere, bensì ciascuno, donna o uomo che sia, deve trovare il proprio modello e grazie a questo affermarsi.
Molto suggestivo è stato l’intervento introduttivo di Candace Johnson, fondatrice nel 1992 di GTWN e conosciuta in tutto il mondo come la Signora dei Satelliti, di cui è stata una geniale progettista, per poi allargare il proprio raggio d’azione in altri settori del business.
Due i panel coordinati dalla nostra direttrice, Maria Pia Rossignaud: nel primo, sono intervenuti Maria Ludovica Agrò, dg dell’Agenzia per la Coesione Territoriale del Ministero dell’Economia; Domenico Rossi, Sottosegretario alla Difesa; Franco Siddi, consigliere di Amministrazione della RAI nonché Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia; Gina Nieri, consigliere di Amministrazione di Mediaset e Paola Severini Melograni, direttore responsabile di Angelipress, agenzia stampa sul terzo settore.
Il secondo panel è stato animato dagli interventi di Carlotta Ventura, Direttore Brand Strategy & Media di Telecom Italia; Franca Cipriani, Consigliera di Parità presso il Ministero del Lavoro; Clara Pelaez, vicepresidente per la Strategia e il Marketing di Ericsson – Regione Mediterranea e Antonella Giulia Pizzaleo, responsabile dell’Agenda Digitale della Regione Lazio.
Idealmente, una cinghia di trasmissione fra i due panel è stata sviluppata dal dialogo pieno di spunti e riflessioni fra Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia e Antonio Preto, Commissario in Agcom.

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Annamaria Barbato Ricci
Annamaria Barbato Ricci è una stimata e nota giornalista italiana, free lance e già capo-ufficio stampa alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero dei Trasporti e consulente nello staff di Presidenza dell’UNICEF. E' stata coordinatrice e co-autrice della trilogia “Radici Nocerine: la Storia al servizio del Futuro”, e ideatrice de Le Italiane, un libro che racconta 150 anni di Italia al femminile.