Al nostro incontro con Mariya Gabriel, Commissaria EU Innovazione, Ricerca, Cultura, Istruzione e Giovani, Derrick de Kerckhove, direttore scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia ha voluto nella sua domanda puntare sulla parità e la difficile transizione che le donne si trovano a vivere. La transizione non è solo digitale dunque ……….

Derrick de Kerckhove (TuttiMedia): “Le donne oggi si trovano a cavallo di una difficile transizione tra ruoli ancora intrisi di modelli tradizionali e leadership nell’innovazione sociale; quali programmi e politiche sostiene per sostenere le donne in questo difficile cammino?”.

 

Mariya Gabriel Commisaria EU:

“Non credo nelle grandi strategie ma  ai piccoli progetti  che creano un reale valore aggiunto, che fanno la differenza nel territorio.  Questo è il lavoro che condivido  con la mia squadra in qualità di  Commissario per la ricerca, l’educazione, l’innovazione e la gioventù. Dobbiamo essere coraggiosi ed io lo sono stata, infatti  per la prima volta nel nuovo programma Horizon Europe sono stati stanziati 95,5 miliardi di euro  a sostegno di un piano di parità di genere.  Sono felice di poter dire è che il 46% dei  dottorandi è donne,  ma  solo il 26% di donne è rettore. Abbiamo, ancora bisogno di lavorare su questi temi. In più  parliamo di innovazione dobbiamo investire di più in aziende guidate da donne, perché questo significa un potenziale enorme e  grandi risultati.

Donne e aziende innovative

Un esempio:  il Consiglio Europeo dell’Innovazione  ha come ambizione di creare un Europa ricca di Unicorni, il  budget è di 10 miliardi di euro  che vanno alle aziende e  soprattutto a  startup. Nel marzo 2020  ho scoperto che solo 8%  delle aziende guidate da donne sono state finanziate dall’ EIC e sono certa  che di donne in grado di guidare l’azienda ce ne siano molte di più. Allora  ho deciso con il mio team di dare spazio almeno al 25%  di interviste alle donne, puntando sempre  all’eccellenza . Cinque mesi dopo  dall’8 al 29% delle aziende guidate da donne sono state finanziate da EIC. Quest’anno abbiamo un livello vicino al 40%.

La prossima iniziativa è donne TechUE.

Credo pienamente che l’Europa  possa essere  leader in questa nuova ondata di innovazione tecnologica, ecco perché è nata donne TechUE.  L’idea è di sostenere con 75.000 euro di finanziamento le donne leader di aziende. Quest’anno finanzieremo 130 startup guidate da donne in Europa e il prossimo anno sarà lo stesso. Quindi, ho qualche speranza che in queste troveremo campioni europei.  E’ importante dare più visibilità ai risultati delle donne ecco perché  abbiamo istituito  il nostro premio “donne innovatrici”, e siccome il 2022 è l’anno europeo della gioventù, abbiamo deciso di dare tre premi a donne innovatrici sotto i 30 anni. Questo è un momento da festeggiare perché i premi  significano più ambizioni e più sogni.

Elemento  fondamentale è sicuramente l’educazione.

Se includiamo  arte e creatività  nelle materie scientifiche  avremo molte più possibilità di portare nel settore giovani ragazze.  A me piace avere un piano d’azione con obiettivi e risultati molto chiari, un esempio è l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Segnalo il  nostro progetto “Girls go circular”, grazie al quale vorremmo, entro il 2027,  formare almeno 40.000 ragazze nel campo dell’economia circolare. In Italia abbiamo già delle scuole che stanno partecipando da Brescia e Padova. Concludo dicendo a tutte le ragazze  che sono le benvenute e che abbiamo bisogno dei loro talenti,  competenze”.

 

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