di DARIO SAUTTO –
Annina è una pasticciera che non accetta le molestie del suo garzone di bottega. Cristina, invece, si ribella ai soprusi dell’usuraio che vuole approfittare di lei. Poi c’è Assuntina, una donna di camorra che affronta il boss di turno per vendicare i propri figli. E ancora Concettina, la quale sfida le regole della realtà chiusa e malavitosa in cui vive, scegliendo la morte come fuga da un amore impossibile. Infine, ecco Melania, una ragazza madre che squarcia il velo di silenzio e vergogna che l’ha avvolta e fa il nome del sacerdote padre di suo figlio.
Sono loro le protagoniste dei cinque racconti di “Donne in carne e ossa”, libro scritto da Luisa Bossa ed edito da CentoAutori. L’autrice narra cinque storie di disagio e coraggio per altrettante donne del Sud. Storie vere, di donne istintive, sanguigne, raccontante senza sfumature, in presa diretta, una vera e propria galleria di personaggi drammaticamente autentici, donne indimenticabili, in carne e ossa appunto.
Il libro “Donne in carne e ossa” è stato presentato sabato scorso all’Hotel Aequa di Vico Equense (Napoli), durante la serata “Storie di donne del Sud” organizzata nell’ambito degli Incontri al Glicine. L’evento, organizzato dal Pd di Vico Equense in collaborazione con l’associazione Amici di Media Duemila, ha visto tre donne – l’autrice Luisa Bossa, la giornalista Maria Pia Rossignaud e l’avvocato Giorgia de Gennaro – confrontarsi sul tema.
Le introduzioni al libro sono curate da Paola Binetti, Rosaria Capacchione, Monica Guerritore, Manuela Piancastelli e Gloria Sanseverino.
Luisa Bossa è un’insegnante di latino e greco. È sposata ed ha tre figli. È deputato in quota Partito Democratico, rieletta nel febbraio 2013, ed è Membro della Commissione Parlamentare Antimafia. Molto attiva nel volontariato sociale, ha militato nel Movimento per la Pace e nel Movimento Internazionale per la Riconciliazione, mentre dal 1995 al 2005 è stata sindaco di Ercolano.
Dario Sautto
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