L’evento online “Donne per l’Europa” organizzato da Europe Direct Lombardia e seguito da oltre 200 partecipanti, comprese molte classi di istituti scolastici statali e paritari di secondo grado di Milano e Città metropolitana.
L’iniziativa è stata l’occasione per riflettere sulle personalità femminili che hanno avuto un ruolo chiave nel processo di integrazione europea. Ruolo che è poco conosciuto e al quale è stata data troppa poca rilevanza dalla storiografia, che si è sempre concentrata sui Padri fondatori dell’Unione Europea come Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, Altiero Spinelli. Ma ci sono figure femminili che hanno svolto un ruolo primario durante la resistenza al fascismo e al nazismo e che hanno contribuito in maniera decisiva alla costruzione di un’Europa libera e unita, ricorda Karina Guarino Laterza (Giornalista RAI), che ha moderato l’evento.
Paola Ravelli, Responsabile Europe Direct della Regione Lombardia, e Monica Muci, Dirigente della Regione Lombardia, ha sottolineato che i dati relativi all’emancipazione lavorativa femminile a Milano sono confortanti: oltre il 50% delle donne milanesi lavora.
L’evento è stato dedicato in particolare a tre donne: Ursula Hirschmann, Ada Rossi e Simone Veil. Tre profili di donne differenti per valori, origini, formazione e percorsi personali ma le cui storie, azioni politiche ed impegno civile rimangono, ancora oggi, un riferimento importante per la storia europea. Il racconto della vita di ognuna, affidato rispettivamente a Silvana Boccanfuso (Dottore di Ricerca in Storia dell’Integrazione europea), Andrea Ricciardi (Storico e professore alla Fondazione Rossi – Salvemini) e a Valentina Vardabasso (Dottore di ricerca all’Università Parigi), è stato preceduto da un breve video introduttivo per mostrare i loro volti e i momenti salienti della loro carriera.
Paola Profeta, EIGE Expert – European Institute for Gender Equality, Professoressa di economia all’Università Bocconi, ha parlato di cosa significhi essere donna in Europa oggi, con le differenze significative tra i Stati membri e su come l’Europa possa diventare un faro per migliorarne le condizioni economiche, di vita e di lavoro.
L’evento lo ha chiuso c Isa Maggi,Presidente e coordinatrice Stati Generali delle Donne, ricordando la rappresentazione teatrale sulla Convenzione di Istanbul fatta dai ragazzi della Scuola Virgilio nella cornice di Villa Gaia: “La sostenibilità, in senso lato, non può prescindere dall’apertura mentale. E per questo bisogna partire dalla sensibilizzazione nelle scuole, per trasmettere alle giovani generazioni la storia di un’Europa che non è mai stata raccontata partendo anche dalla storia delle donne che hanno contribuito a crearla”.