All’epoca dell’overload d’informazione l’attenzione del comunicatore va agli eventi pensati non solo per un pubblico tradizionale ma anche per il pubblico della Rete. Comunicare quindi diventa più difficile? Ricordo ai lettori che ne parleremo il 12 luglio con Gianni Di Giovanni, autore del libro “Niente di più facile, niente di più difficile” che a pagina 69 dice: “Il Web 2.0 è arrivato a modificare anche in modo sostanziale l’ideazione degli eventi. Oggi un evento non deve essere pensato soltanto per una sala in cui gli attori siano fisicamente presenti, ma è necessario immaginare anche la sua organizzazione sul Web, fino a casi estremi di eventi concepiti esclusivamente per la Rete”.