This artwork won the first place at the Colorado State Fair. The problem is, it was created by artificial intelligence… Image credit: Discord

I progressi dell’IA nella generazione di immagini sono evidenti ne ha parlato Paolo Benanti nel suo Blog  e sempre più spesso ci capita di vedere quanto la macchina sia capace di imitare lo stile artistico di un famoso pittore. Oggi però vi propongo la riflessione di Roberto Saracco (IEEE)  che nel suo blog “Is this ART?” riporta dell’accesa discussione generata da un’opera d’arte digitale che si è aggiudicata il primo posto alla Fiera di Colorado .  

Quest’opera è stata creata che con un programma di intelligenza artificiale: Midjourney,

La riflessione che propongo non riguarda la capacità dell’IA di creare una bella immagine, piuttosto  l’incapacità degli esperti di rilevare che un’opera d’arte del genere non era il risultato della creatività di un artista ma di una macchina.

Come riporta Saracco sarà la morte dell’arte?  Intanto la persona “dietro” l’opera d’arte  e quindi dell’impiego dell’intelligenza artificiale ha confessato di aver passato molti giorni ad attivare il programma di intelligenza artificiale per riuscire ad avere un prodotto che gli sembrava  valido.  L’IA  può essere considerata strumento come un pennello?

Per l’autore del blog la differenza c’è: con  il pennello l’artista prova diverse immagini che ha nella mente e le trasforma in un quadro, con il programma è più una serie casuale di tentativi, non c’è un ritocco dell’immaginazione della macchina, come accade per l’uomo. Per la macchina (AI) ogni generazione di immagine è nuova, non è un perfezionamento della precedente. Non c’è emozione provata dalla macchina nell’“osservare” la sua creazione.

Questa è arte?

Secondo Roberto Saracco questa domanda ci riporta al test di Turing: se non sei in grado di distinguere se stai interagendo con un essere umano o con una macchina, allora devi accettare che sono la stessa cosa (in termini di interazione). Allo stesso modo, dovremmo accettare che ciò che è prodotto da una macchina è altrettanto “artistico” . A maggior ragione se non non siamo in grado di distinguere l’uno dall’altro.

L’articolo completo si può leggere qui 

Tuttavia una cosa è certa:  un’opera d’arte prodotta da una macchina  ha vinto un premio  e nessun giurato si è accorto di una qualche differenza con le altre in gara, tutte prodotte da artisti umani!

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.