Eco 2024

“Le sfide dell’innovazione tecnologica in relazione alla qualità della vita vedono nella mobilità sostenibile uno dei pilastri fondamentali dello sviluppo”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto nell’ambito di Eco, il Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti che si è tenuto il 17 ed il 18 settembre presso l’Acquario Romano. L’evento ha fatto il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nei trasporti di persone e merci in Italia.

Mobilità sostenibile

Obiettivo di Eco, manifestazione patrocinata da Anci, Comune di Roma, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è fare una sintesi delle varie tematiche relative alla mobilità sostenibile e evidenziare come questa possa incidere oggi e in futuro sulla vita e la salute dei cittadini. Proprio il presidente di Anci Roberto Pella ha sottolineato l’importanza del ruolo dei sindaci sul tema della mobilità per rendere le città funzionali e vivibili, sostenendo lo sviluppo delle attività sportive all’aria aperta, della salute e del benessere, garantendo sicurezza a pedoni e ciclisti.

A moderare la prima giornata di Eco è stata Gabriella Greison, fisica e divulgatrice scientifica, che nel suo intervento d’apertura “Come sta il pianeta?”, ha illustrato il rapporto millenario tra uomo e natura, prezioso e delicato, invitando a immaginare nuovi modi di coesistere, senza nostalgie del passato e ricordando anche l’importanza di gesti quotidiani attraverso cui si cambia il mondo.

Survey “I giovani e la mobilità sostenibile”

È stata poi presentata la survey “I giovani e la mobilità sostenibile”, realizzata per Eco da Skuola.net, che ha fotografato il grado di conoscenza, le aspettative e le scelte delle giovani generazioni. Daniele Grassucci, direttore Skuola.net insieme a Luigi Provenzani, Antonio Sica, Benedetta Mannucci e Olivia Bernabei speaker di Radio Zeta hanno raccontato come per i giovani la mobilità è il cardine della sostenibilità. Il 60% del campione è attento a limitare le emissioni di Co2 con i mezzi che usa quotidianamente per spostarsi e il 68% si dichiara disposto a cambiare le proprie abitudini.

Il 33% preferisce, laddove possibile, sfruttare il trasporto pubblico, il 13% si divide tra biciclette e monopattini, il 4% sta già sperimentando altre forme di micromobilità elettrica, il 19% quando ha modo va direttamente a piedi. Solo il 31%, dunque, continua a prediligere i classici veicoli a motore, da ospite o guidatore. A sorpresa, però, gli stessi ragazzi, proiettandosi al domani, prevedono comunque di acquistare un’automobile, il 61% è praticamente certo, il 23% potrebbe rinunciarvi solo se dovessero crescere e affermarsi definitivamente i servizi di car sharing o di noleggio, appena il 16% lo esclude a priori.

Auto di proprietà

Un dato apparentemente in controtendenza rispetto ai numerosi studi che vedono la Generazione Z lontana dall’auto di proprietà quale status symbol, ma che risente della sfiducia dei ragazzi rispetto a quanto il Paese sta facendo per la transizione ecologica. Solo il 30% delle ragazze e dei ragazzi pensa, infatti, che in Italia si stia lavorando efficacemente verso questo obiettivo, sia dal punto di vista economico che culturale, e 1 su 4 ritiene che in Italia smart cities e mobilità sostenibile siano un’utopia irrealizzabile.

Matteo Ricci, vice presidente Commissione Trasporti Parlamento europeo

A parlare di “Mobilità sostenibile in Italia, lo stato dell’arte” sono stati Matteo Ricci, vice presidente Commissione Trasporti Parlamento europeo, già sindaco di Pesaro, la città che ha “inventato” la bicipolitana, che ha sottolineato come le città che crescono sono quelle che non hanno paura di investire in mobilità dolce e che misurano la loro crescita secondo gli indicatori di sostenibilità.

Stefano Ciafani, presidente di Legambiente

Secondo Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, per incentivare l’utilizzo della bicicletta, considerato fondamentale per rendere le città più vivibili, occorre superare le barriere politiche e mettere a sistema le migliori pratiche che ci sono in Italia. Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha sottolineato come il tema delle infrastrutture dei trasporti rappresenti un punto di partenza per la possibilità di sviluppare una mobilità sostenibile realmente utilizzabile dai cittadini.

Napoli: pochi trasporti locali

Ne è un esempio l’alta velocità, che ha contribuito negli ultimi anni a fare di Napoli la terza stazione in Italia per arrivi con 13 milioni di viaggiatori l’anno, un asse fondamentale per lo sviluppo delle città. Per Napoli il Pnrr è un’ottima palestra per il corretto uso delle risorse nei necessari tempi di spesa, un aspetto fondamentale, visto i tempi di realizzazione delle infrastrutture nel nostro Paese. Tuttavia nelle grandi città popolose come Napoli non bastano i grandi collegamenti con le altre città, ma sono fondamentali i collegamenti cittadini e serve una rete efficiente anche su scala regionale, per migliorare accesso alla città: serve, soprattutto, investire in ottica sostenibile.

 

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Francesco Ferrigno
Giornalista, esperto di comunicazione, copywriter. Laureato in Scienze della Comunicazione e successivamente specializzato in digital journalism e content marketing. Collabora con diversi quotidiani, portali web e agenzie di comunicazione, tra cui Media 2000, Antimafia 2000, iGv Network, Il Mattino.