“Ecrit – Ecran, Formes graphiques” è l’ultima fatica letteraria appena pubblicata in Francia firmata da Claude De Vos e Derrick de Kerckhove (L’Harmattan “Communication et Civilisation”). Che la scrittura sia da sempre un mondo che il nostro guru ama esplorare è noto a tutti. Questa trilogia ci permette di percorrere la mutazione culturale che dalla scrittura sulle “tavolette di argilla” ci conduce ai Tablet. “La scrittura è sempre stata un modo per celare la realtà recepita da sensi – spiegano gli autori – . Trasferire un messaggio con la scrittura, ed attraverso qualsiasi piattaforma, foglio di carta o uno schermo elettronico, è sempre un modo per celare le emozioni”.
“La scrittura infatti – dice Claude De Vos – porta l’individuo a riflettere e calcolare. È lo schermo, di carta o elettronico, che parla”. L’attualità della riflessione ci porta a riflettere sul prossimo “Esperanto” che sicuramente è legato al mondo delle immagini. Oggi i ragazzi di tutto il mondo colloquiano attraverso video e foto. In passato la diffusione mondiale dell’alfabeto greco-latino ha rivoluzionato il modo di comunicare. “Oggi nel mercato globale che uniforma consumi e modi di pensare a livello mondiale – spiega de Vos – come si può immaginare di preservare la biodiversità di 6000 lingue ancora praticate nel mondo, la continuazione della scrittura è ancora un elemento determinante quale veicolo di questa diversità”.