Informazione a pagamento renderà il mondo diviso come diceva Eco fra “apocalittici e integrati”? nel senso che chi può pagare avrà accesso a informazione di qualità e gli altri no? Il tema sta emergendo sempre più spesso nel dibattito sul futuro dell’editoria.

I siti più autorevoli  chiusi con il paywall, sistema che ti obbliga a pagare un abbonamento per leggere gli articoli online, è il futuro?. Negli Stati Uniti, prossimi al voto, l’argomento è attualmente di estrema attualità, in quanto i cittadini, necessitano di un’informazione corretta e certificata a cui possono accedere gratuitamente. Anche l’Europa si confronta con lo stesso problema in vista delle elezioni di giugno, pertanto il tema è trasversale e tocca tutti.
Secondo il Reuters Institute for the Study of Journalism, oltre il 75 per cento dei principali giornali e riviste americane hanno il paywall. Quasi l’80 per cento degli americani, invece, cerca  notizie gratis. Questo, in un momento così complesso come quello delle elezioni 2024 potrebbe danneggiare il cittadino lettore che, nel cercare notizie gratuite, corre il rischio di incappare in fake news, si spiega nella ricerca.
Richard Stengel scrive su The Atlantic: “Ostacolare l’accesso ai contenuti certificati, soprattutto mentre si sta per votare, vuol dire ostacolare la democrazia”.
Certamente una considerazione giusta che però contrasta con le tante problematiche che si dovrebbero affrontare come decidere a quale notizie togliere il paywall e come reagirebbero gli abbonati che pagano il servizio …  Vediamo cosa succederà…!

Articolo precedenteFrancesco Giorgino (Ufficio Studi Rai): “Italiano lingua internazionale della cultura”
Articolo successivoGrazia presenta un numero speciale creato con l’Intelligenza Artificiale
Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.