Nell’ecosistema digitale i contenuti video hanno un ruolo predominante rispetto all’audio, ad evidenziarlo è Elisa Giomi, Commissaria Agcom, nel suo intervento a Roma Tre per il compleanno dell’ateneo ed il World Radio & Podcast Day riportando quanto si legge nel volume “Ecosistema Audio Suono” curato dall’Ufficio Studi Rai.
“La radio che è ancora considerata un mezzo da auto mentre la pandemia ha dimostrato il contrario” precisa Elisa Giomi ed aggiunge : “Negli ultimi dieci anni si è sviluppato un mercato molto fiorente di streaming radio con servizi diversi, ed abbiamo anche una fiorente filiera di piattaforme di settore capace di inseguire gusti di nicchia e scelte di consumo molto articolate e settoriali che vanno dalla musica emergente fino alla musica di alta qualità con capacità di business significativi. La cosa più interessante è che nonostante si tratti di un mercato molto fiorente la radio è trascurata dal discorso pubblico e regolatorio. Si ha una sensazione di vuoto normativo. Ho provato a fare una ricerca sulle delibere Agcom e ho notato che audio, suono e streaming musicale sono temi non affrontati. Il suono compare solo e sempre in relazione al tema delle frequenze, tema molto parcellizzato e non più centrale. Al momento nel testo unico dei servizi media audiovisivi il legislatore demanda ad Agcom il ruolo di licenziare dei regolamenti ad hoc che lo rende responsabile rispetto alla violazione della dignità umana, e rispetto alle pratiche commerciali scorrette solo per le piattaforme video. Ed in più gli attori della filiera tv lineare sono tenuti a investire una certa quota di ricavi nella produzione e valorizzazione delle opere europee, obbligo che non hanno i servizi audio. Ecco perché questi momenti dedicati alle radio servono a restituire la giusta centralità del suono nell’ecosistema digitale”.