“Donna è Innovazione” riparte da Elissa Ann Golberg, ambasciatrice canadese a Roma, ma soprattutto donna poliedrica e dinamica: la sua esperienza di vita è un punto di riferimento per ogni donna che vuole distruggere il soffitto di cristallo. E’ “ottimista pragmatica”, per lei il digitale è uno strumento al servizio della parità . La lotta ai pregiudizi nel mondo digitale una priorità . Dopo aver incontrato Elissa Ann Golberg ho immediatamente sentito la necessità di condividere quanto discusso, perché è esempio di come si fa la differenza dal proprio territorio al mondo: parte dal Canada, attraversa regioni difficili come l’Afghanistan ed arriva nella nostra bella Roma. Incarna perfettamente il mio progetto “Donna è Innovazione“. Leggiamo insieme i dettagli e la visione della nuova amica. Leggi la versione in inglese a questo link.
Chi è Elissa Ann Golberg?Â
Diplomatica e funzionaria pubblica di carriera, attualmente ambasciatrice del Canada presso le Repubbliche d’Italia, Albania e San Marino, Alto Commissario a Malta e Rappresentante permanente presso le Agenzie alimentari delle Nazioni Unite. Sono stata un pioniere, impegnata nell’innovazione e nell’eccellenza. In precedenza sono stata viceministro aggiunto per le politiche strategiche e i partenariati per l’innovazione nello sviluppo, ambasciatrice presso le Nazioni Unite e la Conferenza sul disarmo (Ginevra), rappresentante del Canada a Kandahar (Afghanistan) e ho contribuito a creare la squadra canadese per la stabilizzazione e la ricostruzione a livello internazionale, gestendo vari conflitti e disastri naturali.
Sono canadese di prima generazione, figlia di un sopravvissuto all’Olocausto e di un immigrato, e ho voluto servire il mio Paese fin da piccola. Quando non lavoro, sono ciclista, podista ed escursionista, nonché giardiniera e fotografa part-time, e condivido questi interessi con mio marito, gli amici e la famiglia. E infine, ma non meno importante, sono una “ottimista pragmatica”.
Donne e trasformazione digitale, questa rivoluzione accelererà il raggiungimento della parità ?
Certamente la trasformazione digitale ha il potenziale per facilitare il raggiungimento della parità di genere in alcuni campi, eliminando potenzialmente alcune delle tradizionali barriere all’emancipazione femminile. Ma non è una panacea. La tecnologia non può, di per sé, accelerare la parità di genere. È un fattore abilitante e deve essere accompagnata da un cambiamento di mentalità nelle comunità e nelle società , in cui l’uguaglianza – in tutte le sue forme – sia intesa come un diritto umano e, quindi, come una regola generale, grazie ai benefici che porta a tutti.
Le tecnologie digitali possono consentire un maggiore accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e allo sviluppo delle competenze, soprattutto nelle aree remote o poco servite; possono offrire alle donne e alle ragazze l’opportunità di partecipare al lavoro a distanza, fornendo modalità di lavoro flessibili; possono consentire alle donne e alle ragazze di avviare un’attività online e di ottenere una maggiore emancipazione economica; grazie ai servizi finanziari digitali, le donne e le ragazze di alcuni Paesi possono ottenere una maggiore indipendenza economica, mentre il portale del lavoro online fornisce informazioni trasparenti sui compensi che possono contribuire a ridurre il divario retributivo.
È significativo che le nuove tecnologie possano anche consentire alle donne di amplificare la propria voce, mettendosi in contatto con partner e alleati per sostenere la parità di genere.
Allo stesso tempo, le tecnologie digitali hanno generato nuove minacce per le donne, tra queste il rischio di molestie e violenze online. In più le tecnologie possono anche fare da cassa di risonanza ai pregiudizi esistenti, se non vengono prese in considerazione e affrontate prima. Infine sono uno strumento che deve essere accompagnato da un cambiamento sistemico più ampio.
La vostra nazione è particolarmente attiva in questo contesto: quali le azioni o le politiche che apprezza di più?
Attraverso la politica interna e estera, il governo canadese ha sostenuto e sostiene un cammino di politiche inclusive affinché le donne possano beneficiare in egual misura delle tecnologie digitali, il settore privato segue. L’obiettivo è che la rivoluzione digitale diventi davvero un catalizzatore per l’emancipazione e il cambiamento positivo. Ciò include sforzi per aumentare l’alfabetizzazione digitale delle donne e affrontare le barriere legate all’accessibilità economica, alle infrastrutture e ai pregiudizi culturali. La promozione della partecipazione delle ragazze alla scienza, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica (STEM), l’aumento della leadership e della rappresentanza femminile nei settori tecnologici e la sfida alle norme e ai pregiudizi di genere, sia online che offline, sono tutte aree su cui è necessario concentrarsi.
Più in generale, i canadesi sono stati all’avanguardia nella rivoluzione digitale, abbracciando i progressi della tecnologia e la trasformazione digitale in vari settori. Siamo leader nell’ambito dell’intelligenza artificiale, sicurezza informatica e robotica.
Negli ultimi anni il governo canadese ha messo in atto iniziative come la Carta Digitale e l’Iniziativa dei Supercluster dell’Innovazione che mirano a favorire l’innovazione, promuovere lo sviluppo delle competenze digitali e sostenere la crescita delle industrie digitali in Canada.
Le città di Toronto, Waterloo, Montreal e Vancouver sono “Hub tecnologici e di innovazione” che attraggono un numero significativo di start-up, aziende tecnologiche e istituti di ricerca, promuovendo l’innovazione e guidando la rivoluzione digitale nel Paese.
Il Canada dispone di rinomati istituti di ricerca sull’intelligenza artificiale, tra cui il Vector Institute di Toronto e il Montreal Institute for Learning Algorithms (MILA), che hanno attirato giganti tecnologici globali come Google e Microsoft che hanno creato laboratori di ricerca nel Paese.
Con l’avanzare delle tecnologie digitali, garantire la privacy dei dati e la sicurezza informatica è fondamentale. Il Canada ha implementato leggi e regolamenti, come il Personal Information Protection and Electronic Documents Act (PIPEDA), per proteggere i dati personali e i diritti alla privacy. Il governo canadese si impegna inoltre a rafforzare le misure di sicurezza informatica e a collaborare con partner internazionali per combattere le minacce informatiche, mentre aziende canadesi di sicurezza informatica come Blackberry, Artic Wolf e altre offrono nuove soluzioni ai clienti.
Il Canada ha investito nel miglioramento dell’infrastruttura digitale per supportare la rivoluzione digitale, anche sostenendo l’espansione dell’accesso a Internet a banda larga nelle aree rurali e remote, in modo che tutti i canadesi abbiano connessioni Internet affidabili e ad alta velocità .
L’impegno del Canada per l’innovazione, la ricerca, l’infrastruttura digitale e un ecosistema di supporto lo ha posizionato bene come uno dei principali attori dell’economia digitale globale.
Per raggiungere la parità , è più importante la politica di genere, l’istruzione o l’informazione?
Per raggiungere l’uguaglianza di genere sono necessarie tutte e tre. Senza un approccio globale e integrato, non riusciremo a ottenere i cambiamenti trasformativi necessari affinché tutte le persone in tutte le società possano prosperare allo stesso modo.
Le politiche di genere forniscono un quadro giuridico e istituzionale di sostegno; le campagne di informazione creano consapevolezza e incoraggiano l’azione; l’istruzione fornisce agli individui le conoscenze e le competenze per sfidare le disuguaglianze di genere.
Per esempio, quando si progettano politiche, programmi o leggi, i responsabili delle decisioni devono capire che i loro sforzi possono rafforzare le barriere esistenti ed anche discriminare involontariamente alcune parti della popolazione in base al genere e ad altri dati sensibili come l’età , la razza, l’etnia, lo status socioeconomico, la disabilità e l’orientamento sessuale. Per questo motivo, il governo canadese adotta ora sistematicamente un approccio sensibile al genere nella definizione delle politiche, utilizzando la “Gender-based Analysis Plus (GBA+)“: un paio di occhiali, se così si può dire, da indossare quando si progettano nuove iniziative o si valutano le politiche e i programmi esistenti, per assicurarsi che rispondano alle diverse esigenze e realtà di tutti i cittadini – uomini e donne, ragazze e ragazzi – contribuendo a risultati più inclusivi ed equi in tutta la società . Ciò si basa su dati disaggregati per genere e sull’accesso a informazioni accurate sulle questioni di genere.
Le campagne di informazione sono un valido complemento agli approcci GBA+. Una buona informazione sulle disuguaglianze di genere, sull’impatto degli stereotipi di genere e sull’importanza della parità di diritti e opportunità può aumentare la probabilità che i cittadini accettino i cambiamenti necessari per una società più equa. Le campagne di informazione possono sfidare norme, credenze e pregiudizi dannosi che perpetuano la disuguaglianza di genere. Fornire informazioni sulle risorse disponibili, sui servizi di supporto e sui diritti può anche dare alle persone la possibilità di agire, cercare aiuto e sostenere il cambiamento.
La parità di accesso all’istruzione per tutte le bambine e i bambini è l’ultimo potente elemento necessario per spezzare il ciclo della disuguaglianza di genere, soprattutto se accompagnata da azioni che sfidano gli stereotipi e incoraggiano la partecipazione delle donne in campi tradizionalmente dominati dagli uomini. I dati sono chiari: quando le ragazze sono istruite, sono più sane e più ricche, così come le loro famiglie e comunità , si interrompe il ciclo della povertà . Per questo motivo, il Canada ha dato priorità all’istruzione di qualità per le bambine e le donne in tutti i suoi finanziamenti di assistenza internazionale, nelle sue attività di advocacy e nei suoi partenariati, anche sostenendo le iniziative del Partenariato globale per l’istruzione (GPE).