Con un referendum del 1987 gli italiani hanno detto no al nucleare. Dopo oltre venti anni l’Italia si prepara a sviluppare un nuovo programma nucleare che sarà, a detta del sottosegretario di Stato Stefano Saglia “un’opportunità scientifica e tecnologica senza precedenti”. Il tema è stato discusso al centro ricerche ENEA di Casaccia dove si è parlato di qualificazione di sistemi e componenti in ambito nucleare. “Energia nucleare e fonti rinnovabili saranno sviluppate per ridurre la dipendenza dall’estero – ha proseguito nel suo intervento il sottosegretario Saglia – anche se i programmi energetici hanno bisogno di tempo per essere realizzati”. Attenzione va posta sul nucleare sicuro, quindi sulla progettazione, realizzazione e esercizio delle centrali elettriche nucleari. La stessa Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) si è espressa a riguardo stabilendo che l’obiettivo generale della sicurezza nucleare è quello di “proteggere persone, società e ambienti predisponendo nelle istallazioni nucleari sistemi efficienti di protezione contro i rischi radiologici”. In tal senso i laboratori e gli impianti per le qualifiche nucleari già operanti presso i centri di ricerca ENEA, alcuni unici in Italia e tra i pochi in Europa, sono all’avanguardia. “Il processo di qualificazione nucleare è uno dei principi cardine della progettazione e realizzazione delle centrali nucleari – ha spiegato il Commissario ENEA Giovanni Lelli – e la nostra Agenzia è in grado di fornire alle imprese operanti nel settore nucleare molte delle qualifiche previste dalla normativa”.

di Erminio Cipriano

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