Il progetto editoriale #Media4EU comprende una serie di interviste (hanno partecipato esperti di più di 30 media di 6 differenti nazioni) sul parallelismo fra la crisi dell’Unione Europea e quella dei media. E’ il risultato della cooperazione fra la Fondazione EurActiv e l’Università “Libre de Bruxelles”.
Focus su: fake news e populismo, business models, Digital Single Market. Le soluzioni proposte comprendono strategie per i media che affrontano la concorrenza di Google, Apple, Facebook, Amazon (GAFA), cooperazione transfrontaliera, e uno scambio di professionisti fra media di diverse regioni europee.
Il dibattito in programma domani 8 giugno alle ore 11:15 presso la FIEG di Roma (Via Piemonte 64) è aperto: ci si può unire alla conversazione su Twitter con l’hashtag #Media4EU e #Erasmus4media oppure @LeclercqEU e @FondEURACTIV
Questo il linkper accedere alla presentazione della ricerca.
I media, secondo lo studio, hanno risposto alla globalizzazione chiudendosi nel mercato locale, ecco perché dalla cooperazione possono nascere nuove prospettive di crescita. Alcuni hanno risposto al cambiamento soprattutto nel modello di business legato alla pubblicità con l’organizzazione di eventi e partnership inedite. Unico modo per finanziare il giornalismo di qualità. Incertezze evidenti esistono su un eventuale coinvolgimento dell’Unione Europea quale attore per sostenere il cammino dei media e portarli fuori la crisi.
Una certezza però dallo studio esce: i media tradizionali devono cambiare radicalmente in modo da competere con le piattaforme social, solo in questo modo saranno capaci di opporsi alla propaganda populista. Non mancano pareri contrastanti come quelli di Gunther Oettinger e Julia Reda sul copyright.
Per maggiori informazioni: redazione@mediaduemila.com