di ROBERTO NEGRINI
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Essere presidente della Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (Fast) è un onore; ma al contempo richiede grande senso di responsabilità e condivisione di preoccupazioni. La Federazione ha alle spalle una lunga esperienza e si presenta oggi con le carte in regola: 113 anni di storia (fondata nel 1897); 36 organizzazioni tecnico-scientifiche aderenti con più di 50 mila soci; 40 pubblicazioni con 400 mila lettori; più di 800 eventi l’anno realizzati in Italia e nel mondo; riconosciuta competenza nelle reti transnazionali; attiva collaborazione con le istituzioni comunitarie; impegno nelle tematiche più rilevanti: ambiente, ricerca e innovazione, energia, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, chimica, alta formazione.
Tutto questo, però, è in un Paese in difficoltà , anche per l’attuale quadro internazionale. L’Italia investe da decenni un modesto 1% del Pil per la ricerca; sta riducendo le risorse per l’educazione; gli insegnanti invecchiano e sono malpagati; le istituzioni e il settore produttivo sono meno sensibili alla cultura. Se una Nazione non investe sui giovani, compromette il suo avvenire.
La Federazione lavora per il futuro; personalmente so che posso fare affidamento su risorse umane preparate e motivate. Ci sono programmi in atto da più di vent’anni come I giovani e le scienze rivolti a ragazze e ragazzi meritevoli. La Fast crede in loro: sceglie i migliori studenti; li invita a esporre le loro invenzioni; li incoraggia e premia facendoli partecipare al concorso dell’Ue per i giovani scienziati e ai più prestigiosi eventi internazionali. Posso confermare che in Italia ci sono molte scuole di eccellenza, allievi preparati, professori generosi e disponibili.
Quasi un terzo delle entrate della Fast deriva dalla partecipazione ai progetti europei. Cito ad esempio Enterprise Europe Network, la più grande rete comunitaria a supporto delle imprese, in particolare Pmi, presente in 47 Paesi, con quasi 600 organizzazioni e oltre 4000 esperti per promuovere nuovi prodotti e aprire mercati. La Federazione è presente con il consorzio Simpler. C’è poi la filiera dell’idrogeno e delle tecnologie collegate, una vera sfida per il futuro.
Con la mia presidenza voglio incrementare queste iniziative, rafforzare la collaborazione con quanti hanno gli stessi obiettivi, lavorare per lasciare ai giovani un mondo migliore.
Roberto Negrini
Presidente Fast