Fernando Vacarini (Responsabile Media Relations, Corporate Reputation & Digital PR del Gruppo Unipol, Direttore Responsabile del magazine Changes), intervenuto a Nostalgia di Futuro 2024 ha dichiarato: “Per il nostro gruppo l’audience è importante. Erroneamente si pensa che un grande gruppo si limiti a comunicazioni obbligatorie o pubblicitarie. Non è così. I grandi gruppi fanno comunicazione lavorando scientificamente, ecco perché il monitoraggio delle attività di comunicazione è fatto in maniera ossessiva, continuativa e sistematica.
Nel mio contesto ci dedichiamo all’ascolto del mondo dei media tradizionali, del mondo digitale e dei social, e non solo dal punto di vista quantitativo.
I relatori che mi hanno preceduto hanno condiviso un sistema ancora fortemente centrato sull’aspetto quantitativo, e su come sia suddiviso nei vari canali. Il mio punto invece riguarda il dato qualitativo, perché sono convito che su questo siamo indietro.
Dal mio contesto aziendale emerge l’importanza del contesto reputazionale con particolare attenzione a chi critica. Infatti, comprendere le debolezze è determinante.
Un altro luogo comune è legato al fatto che si immagina che le aziende producano contenuti on demand a supporto esclusivo del proprio business. Oggi con il mondo che è cambiato, il rapporto classico tra azienda che comunica e chi decide di riprendere la notizia non perpetua questo schema. Dunque, ascoltare la rete e i media tradizionali è fondamentale per implementare le strategie di comunicazione. Soprattutto, quando come è nel nostro caso, tutto ciò che è legato agli aspetti reputazionali è importante per la costruzione della comunicazione.
In azienda noi usiamo anche algoritmi che ci permettono di anticipare le crisi, dunque in conclusione ribadisco che il monitoraggio dell’audience è il punto di partenza”.