Roberto Ferrari Eni nel numero di Media Duemila dedicato alla Cultural Intelligence parla di Big Data e stampanti 3D.

“L’Osservatorio TuttiMedia è un’avanguardia culturale che stimola ed impone approfondimenti su temi determinanti per le aziende che vogliono crescere, attraverso l’impiego sapiente e cosciente dell’innovazione.

Il mondo dei Big Data e delle Stampanti 3D, mi è apparso in tutte le sue incredibili opportunità grazie, anche, agli appuntamenti organizzati dall’associazione. I temi legati a prodotti e pratiche innovative sono costantemente riportati dai media, dagli addetti ai lavori, dai futurologi, e noi tutti ci ritroviamo sommersi da notizie sulle nuove e strabilianti possibilità offerte dal digitale. Spesso però quello che manca è la capacità di raccontare e approfondire gli aspetti legati alle reali ricadute nel mondo delle aziende e nella loro catena del valore.
Far parte di un ambiente che propone condivisione della conoscenza, invia alert sulle social innovation relative a nuovi processi e scoperte, siano macchine o software, è senz’altro utile.
L’Osservatorio TuttiMedia, a volte, ci ingaggia letteralmente verso momenti di approfondimento di cui non comprendiamo immediatamente la reale importanza, ma poi sono utili a promuovere visioni concrete.
In Eni siamo pronti alla rivoluzione dei Big Data. Un’affermazione “forte” ma che vuol dire che siamo convinti che nella raccolta di informazioni aiuteranno a costruire il futuro delle aziende. Finora le attività in questo settore sono state indirizzate alla sentiment analysis, al monitoraggio della rete, alla registrazione e alla raccolta di dati sulla navigazione. Processi, certamente utili ma senza una strutturazione. Oggi abbiamo capito che è fondamentale accedere ad un universo di dati organizzati in modo che l’azienda ne possa trarre vantaggi. Nell’ambito della comunicazione la nostra presenza digitale è sempre più articolata e complessa e diventa un requisito strategico misurare l’efficacia dei nostri touchpoints. Negli ultimi mesi abbiamo iniziato a lavorare alla costituzione di una task force, un data analytics center, collocata proprio nella mia struttura, che ci permetta di fare un’attività di intelligence di alto livello. L’obiettivo primario è l’individuazione di un ROI (Return On Investment), che ci consentirà di misurare le attività di comunicazione di ogni canale e verificarne l’efficacia e dunque, costruire piani di comunicazione con un ritorno massimo per l’azienda.
L’altro settore che mi ha particolarmente appassionato è quello delle stampanti 3D. Sono riuscito a capire appieno le potenzialità di questo capitolo dell’innovazione e delle sue applicazioni proprio durante il nostro seminario di Venezia (parlo da consigliere TuttiMedia): “Colloqui per l’impresa intelligente: stampante 3D dal progetto all’oggetto” dove ho incontrato Marinella Levi, docente al Politecnico di Milano e dove ho scoperto le sinergie tra nostri mondi. Sinergie che nei mesi seguenti ci hanno portato ad avviare alcuni progetti di collaborazioni stimolanti che sono stati presentati alla Maker Faire.
In conclusione frequentando l’associazione TuttiMedia ho imparato che non dobbiamo fare l’errore di considerare l’innovazione tecnologica, e le sue pratiche, distanti dal nostro vivere quotidiano e dalle professioni tradizionali svolte da ciascuno. Ecco perché invito a non considerare i processi innovativi lontani da quelli aziendali o difficili da applicare.
Abbiamo bisogno di Cultural Intelligence, lo slogan scelto per connotare il ventesimo anno dell’Osservatorio TuttiMedia, e cioè di comprendere che la trasformazione digitale è un processo culturale di cui facciamo parte”.

 

Roberto Ferrari e Marco Bardazzi durante la premiazione al Premio Nostalgia di Futuro 2015 Innovare nella Comunicazione.

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Roberto Ferrari
Roberto Ferrari Head of Digital Eni