Per la prima volta il collegio regionale Fiaip ha presentato presso la sala Barile a Palazzo del Pegaso a Firenze, con una conferenza stampa a cui ha partecipato an-che il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, una fotografia sull’andamento del mercato immobiliare dell’intera regione Toscana relativamen-te all’ultimo trimestre. Dati e statistiche per ogni singola provincia utili a dimo-strare che, dopo anni di stallo, stanno lentamente aumentando le compravendite nonostante i prezzi rimangano stabili o siano ancora in leggero ribasso.

Nel dettaglio, i valori di mercato al metro quadro elaborati da Fiaip si riferiscono sempre ad immobili residenziali non di lusso di circa 80/100 metri quadrati, in medio stato manutentivo, stimati e venduti negli ultimi tre mesi.

“L’obiettivo – ha spiegato il presidente di Fiaip Toscana, Simone Beni – è quello di fornire una finestra esaustiva del mercato immobiliare toscano utile sia per i professionisti del settore che per tutti coloro che sono interessati a vendere o ac-quistare casa. Da precisare comunque che le quotazioni che abbiamo redatto non sono da intendersi sostitutive di una valutazione puntuale realizzata da un agente immobiliare professionista, dal momento che dobbiamo sempre prendere in con-siderazione variabili come la posizione, la tipologia, la dimensione, lo stato effet-tivo, le caratteristiche qualitative e l’efficienza energetica di ogni singolo immobi-le”.

Queste le rilevazioni stilate da Fiaip Toscana, suddivise provincia per provincia.

LIVORNO

Nella zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime, da un mini-mo di 1.700 ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro. Cifre che diminuisco-no sensibilmente spostandosi nelle aree del centro città (dai 1.200 ai 1.400 euro al metro quadro) e nella periferia nord (da 800 fino a 1.100 euro al metro qua-dro).

In controtendenza i prezzi registrati nei comuni di Rosignano Marittimo, Cecina e Bibbona dove il range di riferimento mostra quotazioni superiori: nel primo caso da un minimo di 1.800 ad un massimo di 3.000, nel secondo caso da 1.700 a 2.300 e nell’ultimo da 1.500 a 2.000 euro al metro quadro.

PISA

Per quanto riguarda le quotazioni nel centro storico si va da un minimo di 2.700 euro al metro quadro ad un massimo di 3.300 euro. Cifre che diminuiscono spo-standosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.200 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.900 fino a 2.300 euro al metro quadro).

Le quotazioni calano ulteriormente in località come Volterra e la Valdera dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 1.500 e un valore massimo di 1.800 euro al metro quadro mentre, nel secondo, di 1.600 e di 1.900 euro al metro quadro. In controtendenza la valutazione degli immobili sul litorale pisano dove i prezzi medi si allineano a quelli del centro storico del capoluogo.

MASSA CARRARA

A Massa i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 2.400 euro al metro quadro ad un massimo di 2.700 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.500 ai 1.800 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.300 fino a 1.600 euro al metro quadro). Per quanto riguarda Carrara invece i valori per il centro città si confer-mano più bassi, oscillando da un minimo di 1.300 ad un massimo di 1.600 euro al metro quadro.

Le quotazioni si abbassano in località come la Lunigiana e Avenza dove la valu-tazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un va-lore minimo di 800 e un valore massimo di 1.200 euro al metro quadro mentre nel secondo di 1.500 e di 1.600 euro al metro quadro. In controtendenza ovvia-mente la valutazione degli immobili sul litorale: Montignoso (1.700 – 2.500 euro al metro quadro), Marina di Carrara (1.800 – 2.000 euro al metro quadro), Mari-na di Massa (2.200 – 2.600 euro al metro quadro) e Cinquale (2.700 – 3.600 euro al metro quadro).

LUCCA

Nel centro città si va da un minimo di 2.500 euro al metro quadro ad un massimo di 3.100 euro. Cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.000 ai 2.600 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.800 fino a 2.200 eu-ro al metro quadro).

I prezzi si abbassano ulteriormente in località come la Garfagnana, la Mediavalle e la Piana di Lucca dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 900 e un valore massimo di 1.100 euro al metro quadro, nel secondo di 1.050 e di 1.300 euro al metro quadro, men-tre nel terzo caso si passa da un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.900 euro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale della Ver-silia, ad esempio a Viareggio i prezzi medi vanno da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 2.200 euro al metro quadro.

PRATO

A Prato, a differenza di tutte le altre province della Toscana, nel centro storico i prezzi sono più bassi rispetto alle zone limitrofe: nella parte più antica della città, infatti, le quotazioni variano da un minimo di 800 ad un massimo di 2.800 euro, mentre allontanandosi dal centro salgono a 1.000 – 3.000 euro al metro quadro nell’area del semicentro e nel range 900 – 2.800 nella periferia del capoluogo.

In località come Montemurlo e la Valbisenzio le quotazioni si abbassano ulte-riormente, qui la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 700 e un valore massimo di 2.500 euro al metro quadro, nel secondo di 500 e di 2.000 euro al metro.

In controtendenza i prezzi registrati nell’area della catena montuosa di Montalba-no dove il range di riferimento varia da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2.500 euro al metro quadro.

PISTOIA

A Pistoia i prezzi nel centro storico vanno da un minimo di 1.700 euro al metro quadro ad un massimo di 2.100 euro. Quotazioni che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.500 ai 2.000 euro al metro qua-dro) e in periferia (da 1.100 fino a 1.700 euro al metro quadro).

In località come la Montagna Pistoiese e la zona di Agliana – Quarrata la valuta-zione media per un immobile residenziale non di lusso si differenzia notevolmen-te: nel primo caso si registra un valore minimo di 800 e un valore massimo di 1.200 euro al metro quadro, nel secondo di 1.000 e di 1.700 euro al metro.

In controtendenza la valutazione degli immobili in località come la Valdinievole e Montale, dove i prezzi salgono oscillando da un minimo di 1.400 ad un massimo di 1.900 e da 1.300 a 1.900 euro al metro quadro.

GROSSETO

I prezzi più alti si registrano sul litorale, a Marina di Grosseto le quotazioni van-no da un minimo di 3.300 euro ad un massimo di 4.100 euro al metro quadro, mentre a Grosseto il range di riferimento va da 1.700 a 2.100 euro.

Nel resto della provincia le valutazioni non differiscono di molto tra loro: in loca-lità come Braccagni e Alberese vanno da un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.800 euro, a Roselle invece da 1.500 a 1.900, per arrivare a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 1.100 – 1.300.

AREZZO

Ad Arezzo nel centro storico si va da un minimo di 2.300 euro al metro quadro ad un massimo di 3.600 euro, mentre le valutazioni calano sensibilmente spo-standosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.400 ai 1.900 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.000 fino a 1.400 euro al metro quadro).

Le quotazioni si abbassano ancora in località come Valdarno, Casentino, Val Ti-berina e Val di Chiana dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 900 e un valore massimo di 2.200 euro al metro quadro, nel secondo di 800 e di 1.700 euro al metro quadro mentre negli ultimi due casi da 800 a 2.000 e da 900 a 1.700 euro al metro qua-dro.

SIENA

Nel centro storico della Città del Palio si va da un minimo di 2.900 euro al metro quadro ad un massimo di 3.400 euro, cifre che diminuiscono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 2.300 ai 2.800 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.700 fino a 2.200 euro al metro quadro) ma anche in località come l’Amiata (da 1.400 fino a 1.900 euro al metro quadro), la Val di Merse (da 1.500 fino a 2.000 euro al metro quadro), la Val di Chiana (da 1.500 fino a 2.000 euro al metro quadro) e l’area delle Crete Senesi (da 1.550 fino a 2.050 euro al metro quadro).

In controtendenza la valutazione degli immobili in località di particolare pregio turi-stico ed enogastronomico come il Chianti, la Val d’Elsa e la Val d’Orcia: nel primo caso il range di riferimento varia da un minimo di 1.800 ad un massimo di 2.300 mentre negli altri due casi si va da 1.600 a 2.100 e nell’ultimo caso da 2.100 euro al metro quadro.

FIRENZE

Nel centro storico del capoluogo toscano si va da un minimo di 3.500 euro al me-tro quadro ad un massimo di 6.000 euro, prezzi che scendono spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 3.000 ai 4.500 euro al metro quadro) e in periferia (da 2.000 fino a 3.300 euro al metro quadro) ma anche in località come il Chianti (da 1.500 fi-no a 3.000 euro al metro quadro), la Piana di Sesto Fiorentino (da 1.500 fino a 2.900 euro al metro quadro) e l’area Empolese – Val d’Elsa (da 1.500 fino a 2.600 euro al metro quadro).

Spostandosi in località come il Mugello e il Valdarno le valutazioni scendono an-cora: nel primo caso il range varia da 1.200 a 2.500, mentre nel secondo da un minimo di 1.100 ad un massimo di 2.400 euro al metro quadro.

“L’Osservatorio Regionale nasce dal lavoro di monitoraggio svolto dai nostri cir-ca 800 associati presenti sul territorio – conclude il vice presidente di Fiaip Toscana, Francesco La Commare –. Per semplificazione abbiamo scelto di forni-re i dati relativi ad un immobile di quattro vani, che rappresenta il target medio delle compravendite, ma grazie all’ausilio delle tecnologie di nuova generazione siamo in grado di stabilire la quotazione di ogni singolo immobile in ogni località e persino strada della nostra regione”.

Info
Simone Beni – Presidente Fiaip Toscana
335/7062906 – simonebeni@me.com

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