Gianni Letta alla Fieg: “I giornali valore costituzionale da difendere, assicureremo la massima attenzione del governo anche se la congiuntura economica negativa non sempre permette di soddisfare ogni richiesta”.
I dati dell’Ufficio Studi Fieg evidenziano segni di ripresa. Finalmente dopo un 2009 nerissimo dati e tabelle riportano note positive. Il margine operativo lordo è a livelli di pre-crisi con 118 milioni di euro. Certo la riduzione dei costi ha avuto il suo peso. Positiva, anche, la tenuta degli indici di lettura (con un numero di lettori stabilmente sopra i 24 milioni) e la capillare presenza delle testate giornalistiche nell’area della multimedialità (con siti web che hanno conseguito risultati di assoluto rilievo in termini di contatti). Nel 2010 quasi il 50% degli utenti internet giornalieri cliccano su siti di testate Fieg, con un incremento del 37% rispetto all’anno prima.
Lo squilibro della pubblicità a favore della televisione è l’annoso problema che rende atipica la torta pubblicitaria del nostro Paese. “L’editoria subisce le conseguenze di condizioni generali problematiche e incerte – spiega Carlo Malinconico, presidente della federazione italiana editori – alla congiuntura economica sfavorevole sono particolarmente esposte le due fonti principali di finanziamento della carta stampata: le vendite e la pubblicità. Le criticità che ostacolano la ripresa del settore sono l’inadeguatezza del sistema distributivo, un mercato pubblicitario caratterizzato dallo schiacciante strapotere della televisione, un impianto normativo che non protegge i contenuti prodotti dagli editori”. A questo proposito Gianni Letta ha ricordato che i “problemi del settore sembrano sempre gli stessi e che negli anni ’80 Giovanni Giovannini aprì le menti e la strada alla nuova era che oggi stiamo affrontando”.
Il rapporto completo si può leggere e scaricare da: http://www.fieg.it/
* foto di Claudio Onorati (Ansa)
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