Finestra Europa - Roma - Pnrr - Caput Mundi

Finestra sull’EuropaMedia Duemila prosegue  una collaborazione con il Coris della Sapienza, pubblicando articoli di studenti e studentesse centrati sui temi dell’Unione europea, con attenzione, in particolare, all’innovazione normativa e tecnologica.

L’investimento principale su Roma dei finanziamenti del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr)  sarà il progetto Caput Mundi: 520 milioni di euro investiti totalmente sul patrimonio culturale, un piano la cui progettazione fa capo alla Sovraintendenza comunale e a quella di Stato. I tre obiettivi di questo grande progetto di rilancio culturale ed economico della Capitale sono: aumentare significativamente il numero di complessi turistici fruibili; creare offerte alternative ai percorsi tradizionali anche fuori dal centro storico; formare personale qualificato da far entrare in servizio.

L’uso che il Comune di Roma farà del Pnrr ce lo spiega Giovanna Alberta Campitelli, assessora a Pnrr, Giubileo, Turismo e Grandi Eventi del I Municipio Roma.

Roma, come tutta l’Italia rientra nel Next Generation EU, un progetto di rilancio economico post-pandemia degli Stati dell’Ue; Roma, inoltre, usufruisce del Piano nazionale per gli investimenti complementari, con risorse aggiuntive pari a 30,6 miliardi.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un pacchetto da circa 750 miliardi di euro. Presentando un piano nazionale globale, ogni Stato membro ha potuto ottenere fondi per migliorare la resilienza, controllare l’impatto della crisi e sostenere le transazioni verdi e digitali. I progetti sono valutati sulla base dell’impatto che avranno nel recupero del potenziale dei giovani, delle donne e dei territori e nelle opportunità fornite a tutti, senza alcuna discriminazione. Il piano di ripresa e resilienza presentato dall’Italia prevede investimenti e un pacchetto di riforme coerente con 191,5 miliardi di euro di risorse stanziate attraverso il Pnrr e il Fondo nazionale complementare.

Il progetto è strutturato in sei missioni: digitalizzazione; evoluzione verde; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

La Capitale grazie al Piano nazionale ripresa e resilienza non ha investito solamente sul progetto Caput Mundi: l’assessora Campitelli evidenzia altri importanti progetti.

Per quanto riguarda la “rivoluzione verde” su Roma, vi sono centinaia di progetti: i più significativi sono la linea tranviaria di viale Palmiro Togliatti e la linea tranviaria delle zone Termini-Vaticano-Aurelio. Ci saranno inoltre interventi alle reti idriche con investimenti di Acea. Verranno rifatti circa 80 km di condotti con l’obiettivo di ridurre la perdita della rete idrica. Non sarà sottovalutata neanche la cultura: infatti inizieranno interventi su 30 poli civici. 21 sono biblioteche, che cambieranno la loro natura in termini di servizi offerti: nove sono poli civici di nuova realizzazione, ancorché all’interno di immobili già esistenti, attraverso interventi di recupero di manufatti e immobili esistenti.

I lavori su Roma non sono ancora iniziati: l’assessora spiega che sono in fase di progettazione e a breve cominceranno. Il comune di Roma ha infatti firmato tutti i contratti per poter avviare i progetti e sta assumendo un cospicuo gruppo di tecnici per riuscire a gestire questa mole di investimenti. È inoltre di fondamentale importanza che tutti i bandi cui il Comune ha partecipato sono stati vinti al 90% del finanziamento richiesto.

Quali difficoltà sta incontrando il Comune nella progettazione dei lavori? Secondo l’assessora, non ci sono particolari problemi: si sta procedendo secondo il piano di programmazione.  Visto l’avvicinarsi del Giubileo nel 2025 Roma si appresta a migliorare le strade per accogliere al meglio persone da tutto il mondo.

A conclusione dell’intervista l’assessora ha dichiarato la sua soddisfazione a riguardo, poiché nessuno rimarrà indietro e i progetti interesseranno tutta l’area metropolitana, periferie comprese.

Lisa Napoleone

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