230529 Finestra sull'Europa - 9 Maggio - il palco dell'evento
Un momento dell'incontro del 9 Maggio allo spazio Esperienza Europa

Finestra sull’Europa Costruire e istruire sull’Europa: a Roma la “Conferenza sul futuro dell’Europa” nel nome di David Sassoli

Il 9 maggio, l’anniversario della dichiarazione fatta nel 1950 da Robert Schuman, che diede inizio al processo di integrazione europea, è una data significativa per il confronto su temi e obbiettivi europei. Il dibattito, articolato dal 2021 nell’ambito della Conferenza sul Futuro dell’Europa, ha fatto tappa quest’anno nel nuovo spazio Esperienza Europa dedicato a David Sassoli, in piazza Venezia. a Roma. L’evento è stato organizzato dal Parlamento europeo in collaborazione con il Consiglio Nazionale Giovani e con l’Agenzia italiana per la Gioventù. Lo spazio Esperienza Europa è proprio destinato alla riflessione sulle attese dei cittadini europei, al fine di rendere l’Ue più efficace, democratica e capace di rispondere alle necessità in particolare dei giovani.

A introdurre l’incontro è stato Carlo Corazza, capo dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo, che si è soffermato su come nel corso degli anni l’esistenza dell’Ue abbia offerto sempre maggiori libertà e opportunità ai vari Paesi membri e su come oggi l’iniziale dinamismo sia in stallo.

Il progetto del CNG (Consiglio Nazionale Giovani) è stato presentato da Chiara Alicandro, rappresentante italiana dei cittadini europei in seno alla Conferenza, e Giorgia Sorrentino, coordinatrice della commissione affari europei e cooperazione del CNG.

I temi trattati dal CNG sono stati portati all’attenzione del Parlamento a Strasburgo e ripresi nelle 49 proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa estranee a ogni collocazione politica, che hanno l’obiettivo di migliorare la quotidianità di ogni cittadino europeo. “Le proposte ambiziose richiedono cambiamenti radicali” dice Giorgia Sorrentino.

I macro-temi che focalizzano l’attenzione circa il rapporto fra nuove generazioni ed Europa sono: l’informazione sull’Europa nelle scuole, il digitale e la creazione di competenze europee sul mercato del lavoro.

Una delle iniziative più ambiziose dell’Ue consiste in questo momento nella realizzazione di un Green New Deal, un vero e proprio pacchetto di interventi e riforme a sfondo “green”, che vada di pari passo con la rivoluzione digitale perché “L’Europa si fa facendola”.

Un altro importante tema affrontato è quello della costruzione di una vera e propria costituzione europea, necessaria per sradicare l’idea di un’Europa poco compatta: “Un edificio incompleto”, secondo un’immagine di Corazza.

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Ragazzi del liceo in visita allo spazio Esperienza Europa, in occasione dell’evento

Ad affrontare le criticità di alcuni temi emersi sono stati alcuni eurodeputati collegati via Zoom, i quali hanno fornito la propria visione, questa volta politicamente orientata, dell’evoluzione dell’integrazione europea. Sono intervenuti l’on. Maria Veronica Rossi (Lega), l’on. Mario Furore (5 Stelle) e l’on. Brando Benifei (Pd).

Le diverse voci politiche sono sembrate genericamente concordi sui punti da perseguire, forse anche condizionate  dallo spirito dell’evento, soprattutto per quanto riguarda la centralità d’ascolto dei giovani. “Sono loro – dice l’on. Furore – a pretendere maggiore protagonismo dalla classe dirigenziale europea”. Rivedere la politica dei trattati, secondo Furore, vuol dire dare potere di iniziativa legislativa al Parlamento europeo, cosa che oggi ancora manca.

Fra gli altri temi/proposte sollevati, anche quello di abbassare il diritto di voto alle europee a 16 anni, al fine di sensibilizzare l’elettorato giovanile e favorire l’approccio costruttivo alle politiche ambientali. Tema quest’ultimo che l’Europa sta già perseguendo dal 2015 con la sottoscrizione dei development goals dell’agenda 2030 in fatto di costruzione della nuova economia eco-sostenibile mondiale.

Non sono mancati gli interventi del pubblico presente, anche sul fronte della diversità. “La risposta dell’Europa – dice Corazza – è semplice. Unita nelle diversità. È il motto dell’Europa non a caso, la salvaguardia degli interessi economici e sociali regionali è un’assoluta priorità europea, pur spingendo per l’integrazione e la creazione di una coscienza europea condivisa forte”.

Mosse durante il dibattito anche critiche a un’eccessiva burocratizzazione dei processi decisionali europei, poco chiari soprattutto per le fasce più giovani. Ancora Corazza a rispondere: “Il problema dell’Europa oggi non è la burocrazia, ma piuttosto il fatto che non ci sia abbastanza politica in Parlamento. Siamo tutti a prendercela con l’Europa per la scarsa tempestività d’azione ma ci dimentichiamo che non siamo uno stato federale come gli Usa, ma una Confederazione. Ne va di conseguenza che molte decisioni – un riferimento all’intervento dell’on. Rossi sul mancato intervento comunitario sulle questioni migratorie, ndr – si sceglie di prenderle all’unanimità”.

E mettere d’accordo tutti non è facile. Continua Corazza: “Noi come voi vorremo un’Europa più politica, che ancora non esiste”. Oggi parlare di Europa non è facile, soprattutto perché le mura di quella che dovrebbe essere la nostra casa spesso danno l’idea di essere poco solide e incomplete poiché in continua evoluzione.

Davide Del Prete e Dominga Dimauro

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