230516 Finestra sull'Europa - vino - etichette
Esempi di etichettature 'irlandesi'

Finestra sull’EuropaLa disinformazione sul consumo di alcolici e il loro effetto sulla salute è piuttosto diffusa. Spesso si sente dire che a essere dannoso sarebbe l’abuso e non il consumo, in particolare facendo riferimento al vino, il quale avrebbe anche proprietà benefiche per l’organismo. Ma è davvero così? Qual è il parere della scienza?

Negli ultimi mesi, l’Irlanda ha preso un’iniziativa volta a contrastare la disinformazione. L’idea è di etichettare le bottiglie di alcolici riportando i rischi per la salute causati dal consumo d’alcol, come avviene per i pacchetti di sigarette.

Questa proposta ha trovato il silenzio-assenso da parte della Commissione europea, provocando la reazione contrariata di politici e associazioni di categoria italiani, che accusano l’UE di ledere l’economia e l’identità nazionale e di provocare allarmismo e disinformazione.

La polemica si era riaccesa durante il Vinitaly lo scorso aprile. All’importante fiera del vino veronese, avevano preso la parola in merito diversi ministri ed operatori del settore.

Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida accusava l’Europa di portare avanti una campagna neo-proibizionista, con il rischio di demonizzare il vino, invitando a rimarcare piuttosto gli effetti benefici della stessa e a distinguere tra abuso e consumo, posizione poi adottata anche da altri politici e portavoce della categoria.

Un peso specifico nella diatriba dovrebbe averlo la scienza, che si esprime all’unanimità, dall’Oms all’Iss, alla Fondazione Veronesi: l’alcol, qualsiasi sia la quantità assunta, aumenta il rischio di cancro e di danni alla salute. Uno studio dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) stima che ogni anno l’alcol causa in Europa l’insorgere di circa 244.000 casi di tumore che si sarebbero potuti prevenire limitandone il consumo (di questi, quasi 21 mila in Italia).

Inoltre, due approfondite ricerche pubblicate su Lancet nel 2018 hanno dimostrato che l’alcol non ha nessun effetto benefico sulla salute cardiovascolare, come siamo abitualmente portati a credere: infatti, sostanze antiossidanti, come il resveratrolo, sono presenti nel vino in quantità estremamente inferiori rispetto alla dose terapeutica necessaria.

Se da un lato va garantita un’adeguata informazione, dall’altra va preservato anche il commercio. In Italia la filiera del vino è uno dei settori più remunerativi: vale 31,3 miliardi di euro e impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti.

La Commissione europea, che ha un ruolo chiave in questa vicenda, se dovesse valutare che la norma irlandese intralcia il mercato unico, ha per ora mantenuto il silenzio-assenso, nonostante il nuovo sistema di etichettatura possa ostacolare il commercio internazionale. Per questa ragione è atteso nelle prossime settimane il verdetto sull’iniziativa irlandese della Wto (l’organizzazione mondiale del commercio), che deve pronunciarsi sulla sua legittimità o meno.

Davide Zanella

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Davide Zanella
Davide Zanella ha conseguito la laurea in Storia e Filosofia all’Università di Trieste e si sta specializzando in Editoria e Scrittura presso l’Università La Sapienza di Roma. Interessato all’informazione culturale e all’innovazione tecnologica cura il blog della società di servizi IT Adalot.