Fondazione di Studi sul Giornalismo “Paolo Murialdi” è un ente che testimonia l’importanza del passato nel nostro futuro, tema che grazie a Giancarlo Tartaglia (FNSI) abbiamo discusso in occasione della VIII edizione del premio “Nostalgia di Futuro” che ricorda un altro giornalista, Giovanni Giovannini che da presidente e fondatore della Scuola di Giornalismo Luiss nel 1983 volle Murialdi al suo fianco per insegnare appunto la storia del giornalismo.

Fu allora che ho avuto modo di conoscere Paolo Murialdi ed apprezzare la storia del giornalismo, argomento che Zavoli ha ripreso nell’incontro del 23 novembre, occasione per presentare al pubblico l’ente e suoi vertici:  Daniele Cerrato presidente,  Giancarlo Tartaglia segretario generale, Maria Macelloni, Vittorio Roidi e Carlo Verna consiglieri.

Per Zavoli, decano del giornalismo italiano,  è tempo  di insegnare nelle scuole “Il pensiero  per  aiutare i giovani a riflettere su quanto li tormenta, li esalta”.  A questo proposito cita una frase da lui scritta a Papa Francesco: “Credo di credere ma ho bisogno di chi ha le capacità di entrare nei vicoli della mia anima”.

Alla Fondazione chiede di continuare le battaglie civili di Paolo Murialdi, una vita spesa a distinguere ciò che è socialmente rilevante da ciò che non lo è. Ai molti giornalisti presenti dice: “Passiamo per una corporazione presa nella catena dei privilegi, ma quali sono questi privilegi? Il giornalismo attraverso la Fondazione Murialdi  può ritrovare la sua dignità, ossessione di Paolo”.

Critica McLuhan per aver detto che le televisione ha permesso ai giornalisti di diventare  protagonisti e testimoni degli avvenimenti: “Questa profezia oggi è smentita nei fatti – conclude – e oggi non è il cambiamento che deve sorprendere ma la sua velocità”. Più che novantenne Zavoli è testimone vivente di tutta la grande mutazione del mondo dei media. Dalla Radio dove è entrato giovanissimo, alla Tv dove lo ha chiamato Enzo Biagi. Il prossimo appuntamento “Sfogliare la Storia. Il passato nei giornali italiani” in programma il 22 gennaio a Milano presso il Museo di Storia Contemporanea.

Giancarlo Tartaglia lavora alla ricerca su “Il giornalismo italiano dalla caduta del fascismo alla Costituente”.

Fondazione Paolo Murialdi

 

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.