Antonio Palmieri, presidente della Fondazione Pensiero Solido ha promosso l’incontro “Permacrisi? No permacambiamento” per riflettere su Silver economy, Generazione Z, Welfare digitale e Africa terra di Startup. Temi che caratterizzano la nostra epoca e destano interesse in chi deve realizzare servizi per la società che cambia. “Affrontare il cambiamento è l’unico modo per vincere – spiega Palmieri – il pericolo è la pigrizia che prende il sopravvento nell’essere umano poco incline ad affrontare le difficoltà. Oggi, però,  non possiamo permetterci nessuna pausa. La tecnologia corre: a noi il compito di creare  una società sostenibile e paritaria”.

“Che ci piaccia o meno, l’unica certezza di questo nostro tempo è il cambiamento continuo che riguarda ogni ambito dell’esistenza umana – precisa Palmieri – . Il permacambiamento è qui con noi”.

Derrick de Kerckhove, per l’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila individua nel gemello digitale personale uno dei concreti sviluppi a cui ha portato il cambiamento: un sistema di memoria, di classificazione e di giudizio già presente nel nostro telefonino e nel nostro fascicolo sanitario digitale. “Le  decisioni che escono dal nostro essere interiore – dice –  sono un pericolo della pigrizia che ci fa delegare alle macchine”.

Ma il punto oggi è  il Metaverso: spazio mentale esternalizzato: “Ora che viviamo in tre spazi simultanei, fisico, mentale e virtuale che occupiamo centralmente (come nei nostri sogni)- dice de Kerckhove – il punto è che impariamo dall’infanzia a gestire lo spazio fisico, e la scuola prova a insegnare come gestire lo spazio mentale, ma chi ci introduce alla gestione dello spazio virtuale?”. E’ una chiamata alle armi per il Ministero dell’Istruzione che deve prendere coscienza del cambiamento ed intervenire perché per de Kerckhove l’accesso a una memoria senza confine può essere dannosa.

Ricorda Data Analytics e soprattutto che in futuro con LLM (large language model), di cui si sente sempre più parlare, con capacità sempre più grandi bisogna preoccuparsi di chi potrà  aumentare, per esempio, l’efficacia delle fake news e conclude sulla crisi epistemologica: “La cessione di autorità tra il linguaggio umano e gli algoritmi che si evidenzia nel potere delle fake news, nei deep fake”.

Anche in questo contesto il guru dell’era digitale allievo di McLuhan invita a creare un nuovo equilibrio fra uomo (parola) e macchina (algoritmo) soprattutto in vista della prossima sfida che arriva dall’era del quantum.

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