Promuovere la competitività, la ripresa e lo sviluppo investendo in innovazione e ricerca, ma soprattutto pensando alle nuove generazioni. Con questi propositi si è aperto il Forum RoMed, organizzato dall’Istituto Superiore del Marketing, con lo scopo di “creare dei professionisti che diffondano nei Paesi dell’area del Mediterraneo un metodo comune di analisi dei dati per prendere le decisioni migliori e competere all’avanguardia sui mercati interni ed internazionali”.
“Ospitando questo convegno qui a Roma, nella splendida Sala della Protomoteca (Campidoglio) – ha esordito Giorgio Ciardi, Consigliere Delegato alla Sicurezza del Comune di Roma – noi vogliamo sottolineare il ruolo che questa città può avere non solo a livello territoriale”. Per questo Roma vuole essere capitale per il Mediterraneo, “area che possa rappresentare non solo un passato ma anche un futuro”.
Il Forum RoMed, ha chiarito Mario Pasquino – direttore generale dell’Istituto Superiore del Marketing e organizzatore dell’evento – si riunisce per dare risposte sulla competitività attraverso un Consorzio di imprese, istituzioni ed università “che formerà i formatori che sosterranno la ripresa e lo sviluppo del benessere del Mediterraneo, diffondendo gli strumenti della competitività globale”.
L’ambasciatore Alberto Schepisi, in veste di moderatore, ha sottolineato l’enorme potenziale dell’area per la crescita globale: “vale la pena creare un mercato unico del Mediterraneo perché abbiamo know how, conoscenze e qualità”.
Il direttore generale del MIUR, Mario Alì, si è soffermato sul forte valore della ricerca aggiungendo però che è importante guardare all’Europa: “sostegno alle idee dei giovani, ma anche maggiore internazionalizzazione delle università”.
Secondo Simone Santi, responsabile Africa e Mediterraneo (Comitato Affari Internazionali) dei Giovani Imprenditori di Confindustria, l’integrazione europea verso Est ha distratto l’Europa dalle potenzialità dell’area mediterranea. Per questo iniziative come il Forum RoMed potranno servire a rinsaldare i rapporti tra Europa e Paesi del Mediterraneo.
di Erminio Cipriano