Intervento di Franco Siddi – Presidente TuttiMedia all’evento organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e la Rappresentanza della Commissione Europea di Roma: L’Europa alla sfida della disinformazione: #IA #Giornalismo #FakeNews

L’informazione va oggi intesa come bene pubblico, che necessita di politiche attive e sostegno per continuare a svolgere il ruolo fondamentale di alimentare il diritto alla conoscenza, formare una coscienza critica e informare un dibattito pubblico pluralistico. Nell’ecosistema digitale e connesso, infatti, la disinformazione, intesa come capacità di manipolare e diffondere viralmente notizie false, costituisce una minaccia alla democrazia e nuove tecnologie abilitanti indeboliscono elementi fondamentali come la riferibilità alle fonti e la responsabilità. Sostegno attivo significa dotare giornalisti, redazioni ed editori – professionisti formati, con una precisa etica e deontologia e imprenditori che insieme si assumono responsabilità verso il pubblico – di risorse adeguate per svolgere un business economicamente sostenibile e aggiornato alle nuove specificità tecnologiche e settoriali”.

Lo dice Franco Siddi, presidente Osservatorio TuttiMedia, associazione che ha organizzato il dibattito su “L’Europa alla sfida della disinformazione”, che poi condivide dettagli della storia dell’Osservatorio TuttiMedia e della rivista Media Duemila, realtà fondate da Giovanni Giovannini, storico presidente FIEG: “Nasce prima Media Duemila nel 1983, 40 anni fa, e nel 1996 anche l’Osservatorio TuttiMedia, luogo che nel tempo continua i ragionamenti sul futuro vivendo la storia dell’informazione e dei media nel presente – racconta Siddi-. Giovannini volle fondare l’Osservatorio TuttiMedia proprio allo scopo di mettere insieme culture, professionalità e sistemi organizzativi di ogni tipo di informazione per saldare  vecchio e nuovo. In quei tempi eravamo appena passati dai giornali stampati con il piombo in tipografia al freddo della matrici che stampano i giornali oggi. Giovannini, uomo che veniva dal secolo precedente e che aveva vissuto la guerra da deportato in un campo di concentramento, aveva sviluppato una grande capacità professionale e una grande capacità imprenditoriale al punto di essere prima giornalista e grande inviato anche sul campo di guerra e poi dirigente d’azienda e capo della Fieg. Creò l’Osservatorio TuttiMedia quasi contro tutti, immaginando e pensando che ormai era arrivato il momento di affrontare la sfida lanciata dal computer che cercava e cerca di prendere il posto dell’uomo. Derrick de Kerckhove che oggi è il direttore scientifico di TuttiMedia ci ha riproposto proprio alcuni elementi significativi che portano l’uomo al centro di ogni attività, soprattutto la nostra, che è quella di informare correttamente. I giornalisti devono possedere competenze anche tecnologiche, basi culturali solide anche scientifiche e capacità di confronto. E’ necessario trovare un equilibrio nuovo per le nuove figure professionali che emergono nel mondo editoriale che devono condividere la responsabilità della diffusione delle notizie.

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