“Il futuro della radio è ibrido, ossia DAB (la naturale evoluzione della trasmissione FM) e IP, senza soluzione di continuità per l’utente. Ma è necessaria una strategia di accompagnamento intelligente, che agevoli lo sviluppo dell’industria, diffonda i nuovi ricevitori e non lasci indietro i pubblici tradizionali. La radio deve rimanere facilmente accessibile sulle piattaforme ibride, cruscotto delle auto, ma anche ad es.smart speakers: il tema è all’attenzione dell’Unione Europea nella legge sui servizi digitali (DSA): si tratta della cosiddetta “prominence”. che richiede, in tempo di profilazione e produzione dei contenuti attraverso l’intelligenza artificiale, di affrontare il cambiamento secondo il principio della responsabilità editoriale”.
DAB. CRTV vede nello sviluppo del DAB una tappa obbligata per lo sviluppo della radio. La tecnologia è pronta, è la naturale evoluzione della trasmissione FM, con maggiore qualità dell’audio (risoluzione e stabilità del segnale), maggiore offerta e più diversificata, nuovi servizi per gli utenti, maggiore efficienza nella gestione dello spettro, risparmio energetico nella trasmissione del segnale. Il DAB è una rete alternativa e complementare molto efficiente nelle situazioni di emergenza — broadcast del segnale anche in mancanza di copertura wireless, broadcast nazionale e di prossimità, gallerie autostradali coperte in maniera più economica. Il passaggio è obbligato, ma deve essere sostenibile per l’industria e i consumatori, ossia, come del resto succede negli altri mercati europei, ancorato a parametri di adozione e consumo da parte del pubblico della nuova tecnologia (ricevitori, ascolti), con disponibilità di frequenze e copertura (per es. anche indoor), accessibile per tutte le emittenti, anche locali. Finalmente l’Agcom ha approvato a fine luglio scorso il piano frequenze digitali. In questo modo sarà possibile creare una competizione corretta e puntuale tra soggetti.

Radio Ibrida. Il sistema audio nei prossimi dieci anni sarà sempre più ibridato in formati (audio lineare, in diretta dal vivo, e digitale con contenuti specifici o on demand) e tecnologie/piattaforme (Dab+; FM, radio via IP, ecc). Per fronteggiare questa rivoluzione è necessaria una strategia soft di accompagnamento intelligente che non lasci indietro i pubblici tradizionali.

Misurazione Un’altra sfida riguarda il sistema delle misurazioni, che nello scenario della radio ibrida, devono evolversi man mano che il campo si allarga. Se il sistema venisse cambiato di punto in bianco, creerebbe probabilmente uno squilibrio ancora più grande dal punto di vista delle imprese di settore.

Intelligenza artificiale e radio. Solo in parte gli algoritmi e l’intelligenza artificiale possono  soddisfare le nuove esigenze in questi passaggi cruciali, soprattutto in un mercato che va sempre più frammentandosi e che vede sempre meno risorse disponibili. E’ necessario  affrontare il cambiamento secondo il principio della responsabilità editoriale, che è proprio del sistemo radiotelevisivo.

PROMINENCE. La facilità di accesso all’offerta della radio sulle piattaforme ibride, cruscotto delle auto in primis, ma anche smart speakers, e in generale terminali connessi è un tema che è stato attenzionato anche a livello UE nella legge sui servizi digitali (DSA)”.

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