GenZ: forma mentis dei nati col telefonino, mindset, la mentalità di chi è nato nell’era del mobile ed ha oggi fra i 13 ed i 17 anni. Il cellulare condiziona? Sì. La ricerca GenZ è la prima che fornisce uno spaccato su abitudini, preferenze dei nati nell’era del cellulare. Sono i bambini che hanno avuto il primo contatto con la tecnologia attraverso il cellulare, niente play station. Siamo in una nuova era e quindi è giunto il momento di conoscere la Generation Z. I Millennials hanno attirato l’attenzione del mercato per anni, ma qui spostiamo il riflettore ai 13- 17 anni.
In collaborazione con Ipsos, Google ha esplorato i comportamenti, i gusti e le voglie di questa generazione, protagonisti delle future tendenze dei consumatori USA. La sorpresa sono le notevoli differenze tra i gruppi etnici ed una marcata evoluzione nei loro comportamenti digitali.
“Non c’è più interazione faccia a faccia oggi. … Ora le persone parlano solo di quello che hanno visto sui loro telefoni invece che della vita reale. Più interazione faccia a faccia sarebbe bello, ma a volte non sappiamo di cosa parlare, perciò troviamo interessanti cose online”. Dice Diego 15 anni. La penetrazione dello smartphone arriva al 78 %, paradossalmente il tablet è all’ultimo posto con il 52%.
Questi adolescenti hanno avuto il telefonino quando erano alla scuola elementare o media, rispetto alla scuola superiore o al college per i più anziani. E questo spostamento sta già formando comportamenti inediti. Gli adolescenti si stanno muovendo dal testo alle applicazioni di messaggistica e dagli acquisti sui computer desktop a fare shopping sui loro telefoni. “Io preferisco marchi conosciuti – per lo più perché hanno un servizio clienti migliore – ma mi piace scoprire marchi che non sono ancora molto popolari. Sono più unici “. Griffin 15 anni. I teens affermano che la pubblicità ben fatta influenza i loro acquisti. I loro gusti trend e percentuali sono sulla ricerca GenZ: a look inside its mobile first mindset
I Millenians erano pionieri del mobile, gli adolescenti sono nativi del mobile. Sarebbe ora di promuovere una ricerca italiana e europea con gli stessi obiettivi.