Da dicembre 4 treni trasporteranno i tedeschi  che si spostano nella rete ferroviaria urbana rapida della S-Bahn. L’operatore ferroviario tedesco Deutsche Bahn e il gruppo industriale Siemens hanno presentato lunedì  ( 11 ottobre 2021) il primo treno automatizzato e senza conducente nella città di Amburgo, definendolo più puntuale ed efficiente dal punto di vista energetico rispetto ai treni tradizionali. L’infrastruttura ferroviaria  utilizzata è quella esistente. Il progetto, che Siemens e Deutsche Bahn hanno definito una “prima mondiale”, fa parte di un ammodernamento di 60 milioni di euro (70 milioni di dollari) del sistema ferroviario urbano rapido di Amburgo.

Richard Lutz, CEO di Deutsche Bahn, ha affermato che i treni automatizzati offrono un servizio “più affidabile” “senza dover posare un solo chilometro di nuovi binari”.
“Oggi stiamo vivendo la vera svolta di un’era: la ferrovia è arrivata nel futuro digitale e Digital Rail Germany è diventata una realtà –  ha affermato  Richard Lutz -. Con le operazioni ferroviarie automatizzate, possiamo offrire ai nostri passeggeri un servizio notevolmente ampliato, più affidabile e quindi migliorato, senza dover posare un solo chilometro di nuovo binario. Il nostro obiettivo è rendere il trasporto ferroviario attraente per un numero sempre maggiore di persone, che è l’unico modo in cui possiamo realizzare la transizione nella mobilità”.

Mentre la mobilità in Campania non cambia nonostante i numerosi disagi. Dario Sautto questa settimana ha intervistato l’ingegner Mario D’Avino, direttore produzione servizio ferroviario e Mobility Manager di Eav (Ente Autonomo Volturno) che non pensa possibile adottare treni a guida autonoma sulle tratte della Circumvesuviana.

treno automatizzato

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Derrick de Kerckhove
Direttore scientifico di Media Duemila e Osservatorio TuttiMedia. Visiting professor al Politecnico di Milano. Ha diretto dal 1983 al 2008 il McLuhan Program in Culture & Technology dell'Università di Toronto. È autore di "La pelle della cultura e dell'intelligenza connessa" ("The Skin of Culture and Connected Intelligence"). Già docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II dove è stato titolare degli insegnamenti di "Sociologia della cultura digitale" e di "Marketing e nuovi media".