È difficile prevedere con certezza come sarà il panorama dei media nel 2030, ma è probabile che il giornalismo e i giornali continueranno a esistere in qualche forma. Sebbene l’ascesa dei media digitali abbia avuto un impatto sull’industria dei giornali tradizionali, ci sono ancora molte persone che apprezzano l’approfondimento e l’analisi forniti dal giornalismo. Inoltre, il ruolo del giornalismo nel ritenere responsabili coloro che detengono il potere e nel fornire una piattaforma per l’ascolto di voci diverse è fondamentale per una democrazia funzionante, ed è probabile che ciò continuerà ad essere il caso in futuro.

Detto questo, è possibile che il modo in cui il giornalismo viene prodotto e consumato continuerà ad evolversi, con una crescente dipendenza dalle piattaforme digitali e da nuovi modelli di business. È anche possibile che il ruolo dei giornalisti cambi con il mutare del panorama dei media. Tuttavia, è probabile che l’importanza del giornalismo e la necessità di fonti di notizie affidabili, accurate e degne di fiducia rimangano invariate.

Risposta originale in inglese:

It is difficult to predict with certainty what the media landscape will look like in 2030, but it is likely that journalism and newspapers will continue to exist in some form. While the rise of digital media has had an impact on the traditional newspaper industry, there are still many people who value the in-depth reporting and analysis that journalism provides. In addition, the role of journalism in holding those in power accountable and providing a platform for diverse voices to be heard is critical to a functioning democracy, and it is likely that this will continue to be the case in the future.

That being said, it is possible that the way in which journalism is produced and consumed will continue to evolve, with an increasing reliance on digital platforms and new business models. It is also possible that the role of journalists will change as the media landscape shifts. However, the importance of journalism and the need for reliable, accurate, and trustworthy news sources is likely to remain unchanged.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.