Le copie di giornali italiani vendute ogni giorno sono scese sotto i cinque milioni di copie, quante erano nel 1939. E gli investimenti pubblicitari sui quotidiani sono diminuiti nel 2009 del 16%. In dieci anni, dal 2000 al 2009 – indica il Rapporto 2010 sull’industria italiana dei quotidiani, elaborato dall’Osservatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di informazione “Carlo Lombardi” -, i giornali hanno perso il 40% del fatturato pubblicitario, mentre i ricavi complessivi, nello stesso periodo, sono scesi del 20%.

Anche negli Stati Uniti, i quotidiani restano nei guai, nonostante il miglioramento dell’economia. I dati positivi del primo trimestre 2010 non valgono per l’industria dei giornali e dei magazine, che registrano nel campo dei ricavi pubblicitari un calo rispettivamente del 9,7% e del 3,9%, mentre gli investimenti nella tv crescono del 10,5%, quelli nell’on line del 7.5% e quelli nella radio del 6%.

E quasi due americani su tre, il 64%, sono ormai convinti che i giornali spariranno entro il 2050: è, però, il risultato di un sondaggio ‘catastrofista’, che, spiega Yahoo News, mostra un generale calo di ottimismo, con delle significative percentuali di americani che prefigurano crisi, guerre e attacchi terroristici nucleari.

(fonte LSDI, Bollettino 26/10 del 5 luglio 2010)

Articolo precedenteFIEG: rinnovate le cariche sociali per il prossimo biennio
Articolo successivoRe Tech Life: impresa sociale e impegno ambientale