Obbligo di amplificare le fonti, responsabilità nella creazione di deepfake, finanziamenti alla ricerca indipendente. Sono solo alcune delle raccomandazioni che Reporter Senza Frontiere (Rsf) ha fatto al nuovo Parlamento europeo in materia di Intelligenza Artificiale. L’Unione Europea ha compiuto grandi sforzi nella regolamentazione delle piattaforme digitali e dell’Ia, ma ci sarebbero ancora troppe carenze nella protezione del diritto all’informazione.

Nel corso della legislatura 2019-2014, infatti, l’Ue ha adottato il Regolamento sui servizi digitali (Dsa), la Legislazione sull’Intelligenza Artificiale (Ai Act) ed il Regolamento sulla libertà dei media (Emfa). Rsf ha quindi auspicato che il lavoro intrapreso venga portato avanti. Le raccomandazioni all’Ue si concentrano su tre dimensioni chiave: regolamentazione rafforzata, politiche ambiziose di sostegno pubblico e una reale governance istituzionale del settore.

“L’informazione è uno degli ambiti più minacciati dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, se essa non viene regolamentata. – ha commentato Arthur Grimonpont, responsabile dell’ufficio Ia e questioni globali di Rsf – Sorprendentemente non rientra tra i settori di utilizzo considerati ‘ad alto rischio’ dalla normativa europea sull’Ia. Inoltre è escluso dai 14 ‘settori strategici’ che ricevono finanziamenti europei. Chiediamo all’Ue di porre rimedio a queste carenze rafforzando il quadro legislativo e sviluppando politiche pubbliche ambiziose e una governance dell’Ia nello spazio dell’informazione”.

Le sette raccomandazioni di Rsf sono: attuare l’obbligo di diffusione delle fonti attendibili da parte dei sistemi di Ia; stabilire un regime di responsabilità per la creazione e la diffusione di deepfake; equo compenso per i creatori i cui contenuti sono stati utilizzati per addestrare o nutrire modelli; riconoscere l’informazione come un’area prioritaria per lo sviluppo di sistemi di Ia affidabili; finanziare massicciamente la ricerca indipendente in questo settore; dare priorità alla cooperazione rispetto alla concorrenza internazionale; indicizzare gli strumenti di regolamentazione pubblica del potere dell’industria che si intende vigilare.

 

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Francesco Ferrigno
Giornalista, esperto di comunicazione, copywriter. Laureato in Scienze della Comunicazione e successivamente specializzato in digital journalism e content marketing. Collabora con diversi quotidiani, portali web e agenzie di comunicazione, tra cui Media 2000, Antimafia 2000, iGv Network, Il Mattino.