Giornalista: che parola antica, adesso che le notizie si aggregano minuto per minuto e non più giorno per giorno! Il quotidiano stampato nella notte è già obsoleto al mattino, incombono gli aggiornamenti, i commenti social, le smentite, i cinguettii … eppure ci sarebbe bisogno di approfondimenti, di riflessioni. Non c’è tempo: il battibecco è un trend e chi non ribatte è out. Stress dei tempi moderni. Ma il vero giornalista è un grande artiere (come il poeta per Carducci) che sul mestiere si è fatto muscoli d’acciaio; e, se non è solo uno scribacchino, diventa esploratore, detective, letterato, opinionista, esegeta, storico. Fa inchieste, chiosa le notizie e tira le orecchie al prossimo. Sulla strada ci sono per lo più i blogger, i reporter dilettanti, raccolgono i rumori, fanno foto col telefonino, riempiono gli spazi confondendo il concreto con l’effimero, la chiacchiera con il ragionamento. Su questa strada ci sono anche certi agitatori di costumi e politici frenetici che fan propaganda accontentandosi degli slogan. Del resto sembra che la gente legga poco e a giornali e giornalisti tocca riciclarsi.
133 – GIORNALISTI CORAGGIOSI
Il Premio per il giornalismo investigativo intitolato a Roberto Morrione, storico direttore di RaiNews24, ha chiuso la sua nona edizione premiando le inchieste vincitrici. Per la categoria sperimentale è stato riconosciuto il premio finale al podcast d’inchiesta “Buco Nero” di Gabriele Cruciata e Arianna Poletti, sul covo digitale dei suprematisti bianchi italiani, un mondo fatto di razzismo, antisemitismo, nazifascismo che si esprime con odio e violenza in chat clandestine. Per la categoria video ha vinto “Ladri di dati” di Federico Marconi e Giorgio Saracino: un’inchiestasui cyber-attacchi al mondo farmaceutico e sanitario da parte di hacker professionisti. Gli altri finalisti sono stati “Ambasciator Porta Pena” (di Pietro AdamieCristiana Mastronicola), sul mercato illegale dei visti, e “Un’altra rotta” (di Martina Ferlisi,Sarika Strobbe eAmarilli Varesio), sull’esportazione in Africa di apparecchi elettronici. https://www. premiorobertomorrione.it/news/ buco-nero-e-ladri-di-dati-le- inchieste-vincitrici/
134 –MAINTAIN THE WORLD
Indirizzare il mondo verso uno sviluppo sostenibile non è compito facile, neanche per il mondo dell’editoria. L’obiettivo industriale è sempre stato far crescere i profitti, ma le crisi ambientali e sociali costringono imprese e mass media a un miglior equilibrio. La Fondazione Salvetti con l’Associazione Italiana di Manutenzione ha promosso il “1° Italian Maintenance Manager Award” e il candidato vincitore è proprio un dirigente delle telecomunicazioni: Alberto Fassio di Rai Way, che ha ottenuto risultati di eccellenza con progetti tecnologici digitali, avviando soluzioni innovative per quanto riguarda la gestione, l’organizzazione e la tecnica della manutenzione nella sua azienda, con un valore aggiunto di efficacia e di efficienza dei servizi, comprendendo anche gli impatti sulla sostenibilità ambientale e sociale. http://www.aiman.com/attivita- servizi/italian-maintenance- manager-award
135 – MANIFESTO DI PIACENZA
L’Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS) ha redatto nel 2018 nel corso dell’Assemblea nazionale di Piacenza un documento, approvato recentemente dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, per poter garantire veridicità e autorevolezza alle notizie. La fiducia nei media dipende proprio dal senso di responsabilità dei giornalisti in un campo che è oggetto di discussione quotidiana, dal momento che scienza e tecnologia (e in particolare la medicina) fanno parte delle professioni economiche e dei comportamenti determinanti per la vita del pianeta. La conoscenza scientifica progredisce per gradi successivi, nella divulgazione occorre tener conto di una pluralità di fonti ed evitare che il lettore possa fraintendere significati e argomentazioni. La visione deve avere i requisiti dell’etica, della critica trasparente e della prudenza. https:// dirittodellinformazione.it/ valorizzare-giornalismo- scientifico/