Il 90% dei giovani apprende le notizie da internet e dalle TV nazionali, mentre solo il 41% sceglie ancora il “vecchio” giornale. Per gli under 30, la Rete e la televisione continuano ad avere un appeal diverso in confronto alla carta. Perché i giovani leggono poco i quotidiani? Un gruppo di liceali, universitari e ricercatori spiegherà i motivi direttamente agli editori dei giornali: faccia a faccia giovedì 10 aprile, dalle 14.30 alle 18, nella sede della Fieg a Roma. Questo brainstorming innovativo è il primo “Atelier – Collaboratorio di Intelligenza Connettiva” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila, in collaborazione con la Federazione degli editori.
“Vogliamo capire perché i giovani non amano il mondo raccontato dai giornali” ha spiegato Derrick de Kerckhove, uno dei promotori dell’iniziativa. “La strada più semplice e diretta è chiedere la causa di questo disamore direttamente a loro”.
L’obiettivo è analizzare le criticità dell’informazione sulla carta stampata, anticipare i cambiamenti e produrre documenti al fine di creare un prodotto editoriale attraverso la condivisione. I giovani saranno ascoltati da Giulio Anselmi (presidente Fieg), Paolo Liguori (direttore editoriale Tgcom24), Lella Mazzoli (direttore della scuola di giornalismo di Urbino), Silvia Leonzi e Giovanni Ciofalo (università La Sapienza di Roma), Cesare Protettì (università Lumsa di Roma), Renata Palma (Unione Giornalisti Italiani Scientifici), Ernestina Monaco (liceo Tasso di Roma), Mariella Fanizza (liceo A. Volta di Bari) e Maria Pia Rossignaud (Media Duemila – Osservatorio TuttiMedia).