“La differenza dai soliti convegni dove alcuni personaggi, in genere gli stessi, tengono delle dotte e noiosissime lezioni è che noi cerchiamo incontri tra coloro che sanno e che sanno far capire agli altri ogni aspetto di quella che abbiamo voluto chiamare la Grande Mutazione, che stiamo vivendo in gran parte senza rendercene conto”. Derrick De Kerckhove: si legge su Google che attualmente è l’oratore più conteso in tutto l’orbe terracqueo, ed è  con noi, un nome, insieme a quelli di McLuhan e Innis, che fu all’origine della nostra travolgente nostalgia di futuro”.
“Erano gli anni Sessanta e i primi testi di McLuhan furono come degli esplosivi, specie in un mondo incartapecorito come quello dei media. In verità vorrei ricordare anche Innis, al quale devo molto nei personali interessi, specie per il suo studio sui rapporti tra innovazione tecnologica ed evolversi della comunicazione.
Ma l’eredità e l’attualità di McLuhan deve molto a quello che da allora infaticabilmente è andato sviluppando nel terreno delle nuove massmediologie a Derrick De Kerckhove”.  Queste è l’ultimo scritto di Giovanni Giovanni su Media Duemila, settembre 2008. Ad ottobre ci lasciò, ma la sua battaglia culturale ed l’ottimismo vivono ancora in noi tutti ed in tutti coloro che anno dopo anno hanno permesso a quanto da lui creato: Media Duemila e l’Osservatorio TuttiMedia.

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